Piazza Affari affonda con banche, si salvano Tenaris ed Enel
Finale d’ottava in sofferenza per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso in netto calo (-1,38% a quota 21.078 punti). A indirizzare l’umore del mercato sono stati i deboli riscontri economici arrivati da entrambe le sponde dell’Atlantico: in Europa il Pmi manifatturiero tedesco è scivolato a marzo ai minimi a oltre 6 anni; debolezza marcata anche del Pmi francese e di quello dell’intera eurozona; oltreoceano il Pmi manifatturiero è sceso ai minimi a circa 2 anni. Indicazioni che hanno spinto in negativo il rendimento dei Bund a 10 anni e all’inversione della curva dei rendimenti dei Treasury 3mesi-10 anni.
Spiccano i cali delle banche: oltre -4% per Ubi Banca, Unicredit e Banco BPM, -2,64% per Intesa Sanpaolo. Su quest’ultima Credit Suisse oggi ha riavviato la copertura su con rating underperform e prezzo obiettivo a 1,80 euro. La casa d’affari elvetica ha anche riavviato la copertura su Unicredit con raccomandazione neutral e prezzo obiettivo a 13,3 euro.
Sul fronte opposto, sprint a fine ottava per Tenaris (+2,71%) che ha raggiunto un accordo con la russa Pao Tmk per acquistare il 100% della sua controllata americana Ipsco Tubulars per 1,2 miliardi di dollari al netto di cassa e debito. L’operazione è soggetta all’approvazione delle autorità regolatorie, tra cui l’antitrust Usa. L’acquisizione, spiega Tenaris, rafforzerà la sua posizione e presenza nel mercato americano, ampliando il suo portafoglio prodotti. “Questa acquisizione – ha commentato Paolo Rocca, presidente e amministratore delegato di Tenaris – segna un ulteriore passo nel nostro viaggio come produttore domestico e fornitore dell’industria petrolifera statunitense”.
Tra i pochi titoli in rialzo anche Diasorin (+0,28%) Il titolo della società operante nella diagnostica, guidata da Carlo Rosa beneficia della promozione di Berenberg che ha portato il target price da 96 a 100 euro confermando il giudizio buy. “Gli impatti sono stati modesti, ma hanno acquisito importanza, ma per fortuna la performance dell’ebitda è rimasta buona e la generazione del free cash flow è stata impressionante, pari a 168 milioni nel 2018” afferma il broker secondo cui la crescita dovrebbe accelerare nel 2020.
In tenuta Enel (+0,97% a 5,634 ) dopo i conti 2018 che l’hanno proiettata ai nuovi massimi a oltre 10 anni. Il gruppo guidato da Francesco Starace ha riportato ricavi pari a 75,67 miliardi, in rialzo dell’1,4%. L’utile netto è salito del 27% a 4,79 miliardi e l’utile netto ordinario ha segnato un +9,5% attestandosi a 4,06 miliardi. Enel ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,28 euro per azione (di cui 0,14 euro già corrisposto quale acconto lo scorso gennaio), in crescita del 18% rispetto a quello distribuito sul 2017.