Ftse Mib ai nuovi massimi con sprint Fca, Poste attacca i top storici
Piazza Affari sale ancora. L’indice Ftse Mib ha chiuso la seduta odierna in rialzo dello 0,92% a 21.430 punti, nuovi massimi dallo scorso settembre. Si conferma il momento positivo dei bancari nonostante lo spread si sia leggermente riaperto rispetto ai minimi a 6 mesi toccati alla vigilia. Dal fronte macro, buone indicazioni dall’indice tedesco Zew. Nel mese di marzo il dato, che misura la fiducia delle imprese tedesche, si è attestato a -3,6 punti rispetto ai -13,4 punti a febbraio. Gli analisti si attendevano un dato pari a -11 punti.
In prima fila Poste Italiane (+2,57%) che ha avvicinato i massimi storici dopo la diffusione dei conti 2018. Il gruppo postale ha riportato un utile netto 1,399 mld di euro, praticamente raddoppiato rispetto al 2017 e oltre le attese che erano ferme a 1,3 mld. Il mercato ha apprezzato anche la guidance 2019 che vede l’utile a 1,1 mld e il dividendo in crescita del 5%.
Sugli scudi oggi FCA con un balzo di oltre il 5% in scia all’intervista rilasciata da Robert Peugeot, responsabile del veicolo di investimenti della famiglia FFP, che a riacceso i riflettori sull’M&A. la famiglia Peugeot è pronta a sostenere l’appetito verso le acquisizioni manifestato da PSA Group. In particolare, FFP sarebbe pronta a investire in “proporzioni ragionevoli” se PSA, produttrice di auto Peugeot e Citroen, raggiungesse un accordo con altri produttori. Lo scorso 14 febbraio FCA ha firmato un accordo con la francese Peugeot Citroen per prolungare fino al 2023 la collaborazione nella produzione di veicoli commerciali leggeri, che prosegue da 40 anni.
Prevalenza degli acquisti anche su Eni (+0,93%) che attraverso Var Energy, congiuntamente detenuta da Eni (69,6%) e HitecVision (30,4%), ha riportato una scoperta a olio e gas nella licenza PL 869 nel Mare del Nord Norvegese. La scoperta è stata effettuata con il pozzo 24/9-14S e un seguente side track 24/9-14A nel prospect esplorativo denominato Froskelar Main.
Tra i pochi segni meno figura Telecom Italia con un calo del 2,65%.