Lotta ai cambiamenti climatici: dall’impegno di Greta Thunberg domani il Global Strike for future
Era il 20 agosto scorso quando la studentessa svedese di soli 16 anni Greta Thunberg decise di non presentarsi più a scuola fino al giorno delle elezioni politiche, il 9 settembre successivo, dando inizio così ad una protesta dinanzi al Parlamento per chiedere al governo attività più incisive per il cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (tra i principali gas serra).
Greta Thunberg: dai Fridays for Future al Global strike
Da lì ogni venerdì la studentessa si è presentata dinanzi al Parlamento svedese con il cartello “Skolstrejk för klimatet”, “Sciopero scolastico per il clima”, lanciando i “Fridays for Future“, una protesta che ha fatto proseliti ed è diventata fonte d’ispirazione per altri studenti, che in diversi paesi hanno iniziato a organizzare manifestazioni sul clima. Fino ad arrivare a domani, venerdì 15 marzo, con il Global strike for future, lo sciopero globale per il clima.
Milioni di persone in tutto il mondo scenderanno in piazza per portare l’attenzione sulle responsabilità dell’uomo sul cambiamento climatico. Ss contano al momento 1325 eventi in 98 paesi: l’Italia è la seconda nazione per numero di adesioni, dopo la Germania (190), mentre a seguire ci sono gli Stati Uniti (136). In Italia tra gli appuntamenti principali si segnalano quelli nelle maggiori città Italiane: Roma (Piazza madonna di Loreto h 11.00); Milano (Piazza della Scala); Torino (Piazza Arbarello); Firenze (Piazza Santa Croce); Napoli (Piazza Garibaldi); Palermo (Teatro Massimo); Bologna (centro storico); L’Aquila (San Bernardino); Cosenza (Plesso Vittorio Emanuele Cariati); Pordenone (Piazza XX Settembre); Ancona (Monumento ai Caduti del Passetto); Perugia (Giardini di Santa Giuliana); Padova (stazione Fs). Si preannuncia così come la più grande manifestazione studentesca della storia, a cui partecipano anche gli adulti.
L’impegno della giovane attivista sta iniziando a smuovere le coscienze tanto che la 16enne è candidata da un gruppo di deputati socialisti norvegesi al Premio Nobel per la Pace. Tre parlamentari di Oslo, attraverso le parole di Andrè Ovstegard, spiegano la decisione: “Abbiamo indicato Greta perché la minaccia del clima è probabilmente una delle principali cause di guerre e conflitti. Il movimento di massa che lei ha innescato è un contributo molto importante per la pace”. Su Twitter, Greta si è detta “onorata e molto grata” e nel corso di un’intervista a Repubblica ha sottolineato che continuerà nella sua battaglia. “Continuerò finché le emissioni di gas serra non inizieranno a scendere così rapidamente da limitare il riscaldamento del Pianeta al di sotto di 1,5 gradi. Ma questo obiettivo al momento è così lontano che nemmeno riesco a immaginarlo”.