Donne lontane dalla finanza, ecco perché è importante un cambiamento per affrontare il futuro
Nonostante la ricerca di uguaglianza in diverse aree della vita, la maggior parte delle donne nel mondo delega ancora al marito le decisioni finanziarie di lungo termine, come investimenti e assicurazioni. Eppure un ruolo da protagonista permetterebbe di metterle al riparo dalle sorprese e di contribuire a una loro maggiore serenità in futuro. Ecco le ragioni di questa reticenza tutta femminile e le motivazioni per cambiare paradigma. Adesso.
Donne, il rapporto con la finanza è solo di breve termine
Secondo il sondaggio realizzato da UBS Investor Watch in diversi paesi tra cui l’Italia, è emerso che l’85% delle donne assume una responsabilità piena o la condivide in modo uguale con il marito quando si tratta di gestire le spese quotidiane di amministrazione e la gestione del budget famigliare. Tuttavia, meno di un quarto (soltanto il 23%) delle donne sposate si occupa di pianificazione finanziaria a lungo termine, come investimenti, assicurazioni, fondi pensione e altre decisioni che guardano lontano. Questa tendenza si rispecchia in Italia, dove le decisioni finanziarie di lungo termine sono demandate esclusivamente al partner nel 52% dei casi e sono ancora proporzionalmente poche le donne che prendono decisioni in completa autonomia (soltanto il 19%).
Perché questa riluttanza?
Le ragioni sono varie e si differenziano tra i vari Paesi. Ad esempio, negli Stati Uniti e Singapore le donne delegano le decisioni finanziarie di lungo termine perché credono che i loro partner ne sappiano di più. In Italia e in Brasile, le donne intervistate affermano di avere responsabilità più urgenti. In Svizzera e in Germania, riconoscono che i loro partner non le hanno mai incoraggiate in tal senso. In generale, le ragioni della delega, parziale o totale, sono riconducibili ad un senso di inadeguatezza (73%), unito ad una tendenza a focalizzarsi sui bisogni più urgenti (85%). Non sempre i mariti sembrano essere di aiuto in questo percorso, visto che 7 donne su 10 affermano di essere state scoraggiate dal coniuge rispetto a un coinvolgimento attivo.
Le donne millennials sono le più inclini ad affidarsi ai mariti
Un risultato per alcuni versi sorprendente è quello che riguarda le millennials. Sono infatti le donne più giovani (dai 20 ai 34 anni) a delegare maggiormente al proprio partner (65%), al fine di potersi dedicare ai propri progetti di vita famigliare o professionale. Questo dato scende al 36% nel caso delle donne over 50.
Ecco perché è importante un cambiamento
Indipendentemente dal motivo, non prendere parte alle decisioni finanziarie di lungo termine della propria famiglia è un rischio che le donne non possono più permettersi. L’aspettativa di vita delle donne oggi è più lunga: vivranno di più e, soprattutto, vivranno più a lungo dei loro uomini. Non solo. Anche il numero di divorzi è in aumento. Quindi, è sicuramente consigliabile per una donna prepararsi per tempo ed essere in grado di affrontare in modo più sereno, almeno dal punto di vista finanziario, le conseguenze di ogni possibile situazione.
Il consiglio delle donne alle donne
“Siate più attive nella pianificazione finanziaria”. Il consiglio arriva dalle donne italiane vedove e divorziate, che nel 71% dei casi si è trovata finanziariamente impreparata per la vita dopo il divorzio o dopo la scomparsa del coniuge. E anche con alcune sorprese. La maggioranza (58%) delle vedove o divorziate ha dichiarato di avere riscontrato una situazione finanziaria diversa da quella che si sarebbe aspettata. 4 vedove o divorziate italiane su 10 hanno scoperto che il coniuge aveva fornito sostegno finanziario a qualcun altro nel corso della vita coniugale, mentre il 36% ha scoperto che il coniuge aveva nascosto loro alcune spese. Con una nota più positiva, il 41% delle donne ha avuto la fortuna di scoprire di avere più risorse del previsto.
Proprio alla luce di queste esperienze, l’88% delle vedove o divorziate consiglia una migliore comprensione e una partecipazione più attiva alla pianificazione delle finanze familiari. Questo non significa che le donne devono fare tutto da sole. Molte vedove o divorziate hanno cercato sostegno: quasi la metà (46%) di loro lo ha fatto rivolgendosi a un consulente finanziario, mentre il 33% ha scelto il proprio avvocato. Il primo passo potrebbe essere quello di conoscere il proprio valore, comprendendo la propria situazione finanziaria in ogni fase della vita, ed eventualmente condividere le decisioni con il proprio partner, dando anche un esempio positivo di collaborazione e responsabilizzazione alle giovani generazioni.