Petrolio: prevale debolezza su Wti, ‘diversi driver tirano prezzi verso lati opposti’ (analisti)
Prevale la debolezza per il petrolio, che vede scendere sia le quotazioni del Wti (-1,24% a 55,86 dollari al barile) sia quelle del Brent (-0,59% a 65,48 dollari). “Il greggio sta ballando nel range di contrattazione laterale tra 55 e 57,5 dollari, senza una direzione chiara”, commenta Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades, sottolineando che ci sono diversi driver di mercato, che stanno tirando i prezzi verso lati opposti.
In particolare, l’esperto indica l’ultimo rapporto Api che ha mostrato una crescita sorprendente delle scorte: un fattore ribassista per il petrolio. D’altro canto, le decisioni dell’Opec oltre alle tensioni geopolitiche che potrebbero rappresentare elementi rialzisti. Inoltre, il principale driver potrebbe rivelarsi un risultato positivo dai colloqui commerciali USA-Cina.
De Casa suggerisce infine alcuni livelli da monitorare da un punto di vista tecnico: “una caduta sotto i 55 dollari indicherebbe che gli orsi stanno prevalendo, mentre un altro attacco alla resistenza piazzata a 57,3 dollari sarebbe un segnale positivo”.