In arrivo giudizio impietoso Ue su manovra: effetti nefasti su Pil, deficit e debito. E la Francia teme contagio Italia
In arrivo l’ennesimo giudizio impietoso della Commissione europea nei confronti dell’Italia: per l’esattezza, nei confronti di quella manovra varata dal governo M5S-Lega che, nonostante le varie revisioni fatte per evitare la procedura di infrazione Ue, non ha mai convinto del tutto. Ed ecco che, nel giudizio che Bruxelles annuncerà mercoledì prossimo, si leggerà che nella finanziaria del 2019 “non ci sono misure capaci di impattare positivamente sulla crescita di lungo termine”.
La frase sarà contenuta, secondo quanto anticipa il quotidiano La Repubblica, nel Country Report, la pagella con cui la Commissione europea fa il punto della situazione dell’economia di ogni singolo paese dell’area euro.
Quella che ha visto La Repubblica non è ancora la versione finale: si tratta di una bozza, che dunque potrebbe essere sottoposta a eventuali modifiche. Fatto sta che la bozza non lascia presagire nulla di buono: non solo le misure contenute nella manovra giallo-verde, quella che è stata presentata con toni entusiastici dall’esecutivo, non avranno un effetto positivo sulla crescita economica dell’Italia (che, ricordiamo, è scivolata in recessione tecnica nella seconda parte del 2018).
In generale gli effetti saranno addirittura nefasti per il Pil, il deficit e il debito italiani. Tanto che l’Italia sarà un “rischio contagio” per l’Eurozona intera.
A Radio Anch’io, il vicepremier Matteo Salvini, tuttavia, non ci sta, e dice:
“E’ stata votata meno di 2 mesi fa e farà vedere effetti nei prossimi mesi e già dobbiamo parlare di una futuribile nuova manovra? Capisco, i giornalisti devono trovare ogni giorno nuove notizie da commentare, ma stiamo parlando del nulla”.
Ma un’accusa arriva chiara da Parigi, con il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire che, in un’intervista rilasciata a Bloomberg, se la prende con l’Italia, affermando che la recessione italiana minaccia la Francia. E’ anche naturale, visto che i legami commerciali ed economici dei due paesi sono molto stretti.
“Non sottovalutate l’impatto della recessione italiana – ha detto Le Maire – Parliamo molto della Brexit, ma non parliamo molto dell’impatto che la recessione italiana potrebbe avere, in modo significativo, sulla crescita dell’Europa e della Francia, visto che è uno dei nostri principali partner commerciali”.
In realtà l’economia francese ha dato prova di resilienza se si considera che, nel quarto trimestre del 2018, il Pil è cresciuto dello 0,3%, rispetto alla seconda contrazione consecutiva, su base trimestrale, dell’Italia, e rispetto alla stagnazione della Germania.
Tuttavia, i timori sull’effetto contagio che l’Italia rappresenterebbe per l’Europa sono contenuti nello stesso rapporto che l’Ue pubblicherà il prossimo mercoledì. E Parigi non nasconde le proprie preoccupazioni.