Ftse Mib paga tonfi di Tenaris, Juve e Prysmian
Primi scorci di seduta senza smalto per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib viaggia sotto parità (-0,08% 20.286 punti). Pesano i forti cali di alcune blue chips. Il titolo Prysmian cede oltre il 9% complice l’emergere di un nuovo problema per il progetto WesternLink. Durante la trasmissione di energia regolata da un early use agreement siglato da entrambe le parti allinterno del progetto WesternLink, determinando la temporanea interruzione del sistema.
Peggio fa il titolo Juventus che è arrivato a cedere il 13% a 1,26 euro dopo la debacle nell’andata degli ottavi di Champions League (sconfitta 2-0 a Madrid contro l’Atletico).
Pesante anche Tenaris che cede oltre il 3,5% dopo i deludenti riscontri 2018. Il gruppo dei cavi ha chiuso il quarto trimestre del 2018 ricavi pari a 2,1 miliardi di dollari, in aumento del 32% rispetto al corrispondente trimestre del 2017 e dell’11% rispetto ai tre mesi prima, mentre l’utile netto è salito del 39% a 225 milioni di dollari, sotto il consensus che era di 247,2 mln. L’ebit trimestrale è stato di 179 milioni (+6%), anche in questo caso sotto i 286,9 milioni del consenso.
In Italia, in attesa del giudizio di Fitch in arrivo domani, focus sul possibile nuovo scontro tra il governo M5S-Lega e la Commissione europea. Secondo La Repubblica, la prossima settimana Bruxelles diramerà un comunicato, facendo riferimento alle prospettive di crescita dell’economia italiana, sostenendo che i piani di governo per la crescita di lungo termine sono falliti e criticando sia la riforma pensioni con quota 100, sia il reddito di cittadinanza. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha ribadito che il Def verrà presentato secondo i termini, quindi entro il 10 aprile e che parlare di una eventuale manovra correttiva è prematuro.