Oro Bankitalia, Reuters parla di bozza Lega per consentire vendita con legge costituzionale
“La componente leghista della maggioranza ha messo a punto la bozza di una norma, vista da Reuters, che consentirebbe al governo la vendita dell’oro custodito dalla Banca d’Italia qualora fosse autorizzata da una legge costituzionale”. E’ quanto si legge nel sito Reuters.
Ieri il quotidiano La Stampa ha pubblicato un articolo affermando che “l’idea dei gialloverdi sarebbe quella di usare una parte delle riserve auree per dirottarle sulla spesa, evitando così una manovra correttiva e l’aumento dell’Iva nella legge di Bilancio del prossimo anno, esito che nell’esecutivo cominciano a considerare scontato se la crescita continuerà a essere così rallentata”.
Smentite in tal senso sono arrivate dal presidente della Commissione bilancio della Camera, Claudio Borghi che, sempre a La Stampa, ha invocato un immediato intervento legislativo per ovviare alla “anomalia dell’oro detenuto e gestito ma non posseduto dalla Banca d’Italia”. Puntualizzando:
“Nessuno vuole toccare le riserve auree, però è aberrante che non abbiamo ancora un’interpretazione autentica. Cosa ci vuole a fare una legge per mettere nero su bianco che la proprietà dell’oro è dello Stato? Ciò non significa che il governo possa venderlo, però questa lacuna va colmata.
L’oro appartiene agli italiani. Eppure non esiste legge che lo dichiari esplicitamente”.
Anche il ministro leghista delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ha smentito le ricostruzioni della stampa:
“Mai sentito parlare né in Consiglio dei ministri né in altre sedi politiche di mettere le mani sull’oro di Banca d’Italia”.
Reuters sottolinea che “una prima norma, già presentata dal presidente leghista della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, prevede di far riconoscere allo Stato la proprietà di questi lingotti”.
La bozza vista da Reuters costituirebbe il secondo step ovvero una norma che modifica il Testo unico valutario per consentire la vendita dell’oro anche se solo con una legge costituzionale che la autorizza.
Interpellato da Reuters, Borghi ha detto che la modifica al testo unico “è solo una ipotesi” e che nulla è stato deciso al momento. Un’altra possibilità, ha precisato l’economista, è presentare una legge che preveda la vendita solo con il sostegno di una maggioranza qualificata dei 2/3 del Parlamento, oppure che i lingotti non possano essere ceduti in nessun caso.
Intervistato da Sky l’esponente leghista ha precisato: “Non c’è nessuna intenzione di vendere un grammo d’oro. Semplicemente vorremmo che fosse chiaro, prima che questa idea venisse ad altri, che l’oro è dello Stato italiano”.