Petrolio giù, per analisti potrebbe essere ‘pausa di consolidamento dopo recente forte rally’
Seduta all’insegna dei ribassi per il petrolio, con le quotazioni che cedono oltre l’1 per cento. Il Wti (riferimento Usa) lascia in questo momento sul terreno l’1,24% a 53,38 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) segna un -1,3% poco sotto la soglia di 62 dollari (61,92 dollari per l’esattezza).
“Il petrolio è in calo, ma questo declino potrebbe essere visto come una pausa di consolidamento dopo il forte rally degli ultimi giorni – argomenta Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades -. Il barile si muove in modo impulsivo (il quarto trimestre del 2018 è crollato del -40%, seguito da un salto del + 20% nelle prime settimane del 2019). Questa enorme volatilità è un chiaro segnale delle difficoltà che gli operatori stanno incontrando nel trovare il giusto valore per il petrolio, scontando tutti gli attuali market maker”.
“Ora abbiamo un primo livello di supporto a 53,4, seguito da 52,6 – aggiunge De Casa -. Da un punto di vista tecnico, il petrolio è ancora in un movimento rialzista a breve termine, anche se la resistenza collocata a 54,5 si sta dimostrando abbastanza forte da fermare temporaneamente questa ripresa.