Rischi 2019: quelli informatici sono i più temuti dalle aziende, preoccupa anche carenza di talenti
Dopo alcune grandi violazioni di dati e scandali sulla privacy, interruzioni IT e l’introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati personali, il rischio informatico diventa una delle principali preoccupazioni per le imprese. Ma non solo. Sempre legato alla tecnologia è anche il timore di non riuscire a trovare lavoratori preparati, che per la prima volta quest’anno entra nella top 10 dei rischi più temuti dalle aziende.
Rischi: chi sale e chi scende
Secondo il rapporto Allianz Risk Barometer 2019, gli Incidenti informatici e l’Interruzione di attività sono i principali rischi per le aziende a livello mondiale, indicati a pari merito dal 37% del campione. Le Catastrofi naturali (28% delle risposte) si confermano al terzo posto nella classifica dei primi 10 rischi di quest’anno, completando il podio.
Interessare notare come le continue incertezze sulla Brexit, le guerre commerciali globali e le tariffe alimentano le preoccupazioni delle imprese in merito ai Cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare (saliti al 4° posto con il 27% delle risposte). Tuttavia a crescere di più sono i timori per i Cambiamenti climatici (8° posto con il 13% delle risposte), intesi non soltanto come catastrofi naturali ma anche come obblighi e obiettivi ambientali da raggiungere, e quelli per la Carenza di manodopera qualificata (10° posto con il 9% delle risposte). La paura di non trovare lavoratori preparati appare per la prima volta quest’anno tra i 10 principali rischi aziendali a livello mondiale. La preoccupazione è dovuta all’evoluzione demografica, all’incertezza della Brexit e a una debole presenza di talenti nell’economia digitale, in particolare negli ambiti di intelligenza artificiale, data science o gestione del rischio informatico.
Cosa temono di più le aziende in Italia
Interruzione di attività, Rischi cyber e Catastrofi naturali rappresentano le minacce principali per le aziende italiane. La Mancanza di qualità, difetti seriali, richiamo di prodotti entra quest’anno in classifica a livello locale, posizionandosi direttamente al quarto posto, dopo un aumento del numero di ritiri di prodotti alimentari.