Eurozona: Pmi manifatturiero in aumento a gennaio al valore più alto in 5 mesi
Ripresa di vigore del settore manifatturiero dell’Eurozona a inizio 2022, con produzione, nuovi ordini e livelli occupazionali che hanno riportato crescite più veloci. L’IHS Markit Pmi del settore manifatturiero dell’Eurozona è aumentato a gennaio a 58,7 da 58 di dicembre sino a raggiungere il livello massimo da agosto.
Il miglioramento, tuttavia, non è affatto ben distribuito tra le economie dell’Eurozona. I dati nazionali hanno mostrato come a gennaio il settore manifatturiero dell’Austria abbia avuto la crescita migliore, e nei Paesi Bassi, in Germania e in Irlanda sono state riportate espansioni più veloci. Nelle altre nazioni si è osservata una forte crescita e invariata da dicembre in Spagna, mentre miglioramenti più lenti sono stati notati in Italia, Grecia e Francia.
“Pare che sino ad ora i manifatturieri dell’Eurozona abbiano resistito alle intemperie causate dalla tempesta Omicron meglio della precedente ondata Covid-19, con le aziende che hanno riportato a gennaio il maggiore miglioramento della produzione e dei nuovi ordini in quattro mesi – ha sottolineato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit – (…) Tuttavia, i tempi medi di consegna rimangono estesi per parecchi beni chiave e per numerosi beni strumentali, ostacolando la produzione e trasformandosi in una maggiore pressione al rialzo sui prezzi. I prezzi medi di fabbrica sono aumentati al secondo tasso più alto in quasi 20 anni, fattore questo che indica come l’inflazione rimarrà elevata nei prossimi mesi”.
“Allo stesso tempo – ha proseguito l’esperto – la crescente tensione in Ucraina, la crisi dei prezzi energetici e le previsioni di un inasprimento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali a livello globale stanno creando ostacoli aggiuntivi per le prospettive future”.