Investire nel mattone: a Verona i rendimenti più alti
Investire sul mattone è un pensiero fisso per gli italiani considerando gli alti rendimenti che si possono ottenere. Ma in genere, chi investe nel settore immobiliare non guarda solo ai rendimenti da locazione, ma anche alla rivalutazione del capitale.
Dal 1998 al primo semestre 2021, analizzando le grandi città italiane, risulta una rivalutazione del 38,2%. Quella che si è rivalutata maggiormente è stata Milano con 107,7%, seguita da Firenze con il 66,0% e Napoli con 64,3%. Così emerge da un recente report dell’Ufficio studi di Tecnocasa secondo cui nelle grandi città un bilocale di 65 mq rende mediamente intorno al 5,0% annuo lordo.
La città in cui il rendimento è più elevato si conferma Verona (6,1%) seguita da Genova (6,0%). L’interesse degli investitori per il mattone – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – è sempre elevato nonostante nella prima parte del 2021, rispetto allo stesso periodo del 2020, si registri un lieve calo degli acquisti per investimento (dal 16,8% al 16,3%). Gli investitori preferiscono le aree con la presenza di atenei, uffici, servizi (il cui peso è sempre maggiore dopo il lockdown) e quelle sottoposte ad interventi di riqualificazione. I rendimenti più elevati, poiché sono calcolati come rapporto tra i canoni di locazione percepiti nell’anno ed il valore dell’immobile, quasi sempre si registrano nelle zone periferiche dove i prezzi sono più contenuti.
Nella prima parte del 2021 si conferma la preferenza degli investitori per il bilocale (39,9%) a seguire il trilocale (31%). Il bilocale, infatti, è la tipologia più richiesta per investimento dal momento che è quello più ricercato in affitto. Ma dopo il lockdown, alla luce della necessità di avere spazi più ampi, anche il gradimento del trilocale sta aumentando, diventando sempre più richiesto in affitto e valutato dagli investitori.
I rendimenti nelle più grandi città italiane
Guardando alle singole città, in particolare a Milano i rendimenti più elevati si segnalano nei quartieri di Vialba Amoretti e di Forze Armate rispettivamente con 7,3% e 6,4%. A seguire Sempione-piazza Firenze con un rendimento annuo lordo del 6%. Naturalmente i rendimenti più bassi si segnalano nelle zone centrali. Roma segnala rendimenti annui lordi del 4,6% con punte del 10,6% in un quartiere periferico come Trullo. Nelle zone centrali non si raggiunge il 3% a causa del costo elevato dell’immobile, come per esempio in Piazza di Spagna dove un bilocale può costare intorno a 570 mila €. A Firenze si segnalano i rendimenti annui lordi più contenuti, 3,8%, con punte del 5,2% nel quartiere di Novoli-Guidoni dove c’è sempre una buona domanda ad uso investimento alla luce del fatto che, non lontano, hanno sede l’Università e il Tribunale. E proprio nel quartiere di Novoli si concentrano le compravendite di chi acquista per investimento che in città rappresentano il 19,1% del totale. A Napoli, negli ultimi anni, complici anche gli importanti flussi turistici, la componente per investimento è elevata e pari al 35% del totale di quelle realizzate attraverso la nostra rete. Si indirizza sempre più nelle zone dove i prezzi sono più bassi, tra queste Gianturco (8,4%), Pallonetto a Santa Lucia (7,9%), Sanità (7,5%). A Torino il rendimento annuo lordo più elevato si tocca nei quartieri di Sassi-Superga (9,0%), Borgo Vittoria- zona Mercato (7,8%) e Barriera di Milano (7,1%). Parliamo di zone periferiche, spesso con un’offerta di tipologia popolare e dai prezzi contenuti, ma con una buona domanda di immobili in affitto. I rendimenti più bassi si segnalano nelle zone più signorili tra cui la centrale via Roma-piazza San Carlo (2,5%) e Gran Madre (2,8%) dove si concentrano numerosi immobili signorili della città.
Infine Bologna dove è il quartiere di Borgo Panigale che mette a segno il rendimento annuo lordo più elevato, con 5,9% seguito dal quartiere di Lavino di Mezzo (5,6%). I rendimenti annui lordi più contenuti si segnalano naturalmente nel centro storico dove si scende a 2,9%.