Crisi Facebook: Mark Zuckerberg ha perso 19 miliardi in un anno
Non ha certo da festeggiare Mark Zuckerberg, il numero uno di Facebook che raccoglie i cocci di un anno a dir poco disastroso. Secondo il Bloomberg’s Billionaire Index, la classifica sulle 500 persone più ricche del mondo, Zuckerberg a inizio anno ha registrato un patrimonio netto di 75 miliardi di dollari e a fine anno ne è arrivato a guadagnare 56: mancano all’appello 19 miliardi, la perdita più grande di tutta la classifica.
Un 2018 disastroso per Zuckerberg: dallo scandalo Cambridge Analytica…
Zuckerberg possiede una partecipazione del 13% in Facebook e quest’anno ha dovuto fare i conti con lo scandalo Cambridge Analityca, da cui sono derivate accuse di cattiva gestione e una rivolta degli azionisti che hanno chiesto allo stesso Zuckerberg di farsi da parte. Era il 25 luglio quando il prezzo delle azioni del social network più famoso al mondo sono crollate di oltre il 20% dopo una trimestrale deludente. Tutti eventi che per forza di cose si sono riflettuti sul patrimonio del fondatore. Problemi su problemi quindi per Zuckerberg che ora deve affrontare un nuovo scandalo che promette di essere molto più grande di quello di Cambridge Analityca.
… alla nuova inchiesta svelata dal NY Times
Mentre il procuratore generale di Washington ha fatto causa a Facebook per la scandalo di Cambridge Analytica – si tratta della prima azione legale intentata dalle istituzioni Usa contro il social media per la violazione dei profili di milioni di utenti sfruttati da Cambridge Analytica allo scopo di influenzare le intenzioni di voto – il New York Times rivela: il social network avrebbe fornito i dati personali dei suoi utenti ai giganti tecnologici, come Amazon, Netflix, Apple, Spotify e Microsoft in un data breach più invasivo e profondo di quanto emerso nella vicenda Cambridge Analytica. Oltre ai dati personali, le più grandi compagnie tecnologiche avrebbero avuto accesso anche a informazioni strettamente personali degli utenti, da messaggi privati a numeri di contatto fino al calendario. Facebook si è mossa contro le accuse e in un comunicato sostiene che “nessuna di queste partnership ha permesso alle aziende di accedere alle informazioni senza il permesso delle persone o violando il vecchio accordo con la Federal Trade Commission”. Intanto però i dubbi sulla gestione da parte di Facebook dei dati personali dei propri iscritti rimangono e su Twitter dilaga l’hashtag #DeleteFacebook.