Manovra, accordo con Ue c’è. Tra retroscena l’irritazione di Conte per uscita ‘maldestra’ di Tria
L’accordo tra la Commissione europea e la manovra del governo M5S-Lega c’è, ma è ancora informale. L’annuncio ufficiale, che dovrebbe anche confermare che l’Italia, grazie all’intesa, è riuscita a sventare la procedura di infrazione, è atteso nella giornata di oggi, mercoledì 19 dicembre. Nella tarda serata di ieri, il vicepremier leghista e ministro dell’Interno Matteo Salvini si lascia andare a un cauto ottimismo: “Grande soddisfazione per il risultato raggiunto, per i miglioramenti inseriti ascoltando categorie e associazioni. Finalmente da gennaio la manovra diventa soldi veri per aiutare milioni di italiani”. Nelle ore precedenti era esploso il caso Tria & Co. Via XX settembre aveva esultato infatti per l’accordo raggiunto, provocando l’irritazione di Palazzo Chigi.
Una delle condizioni “essenziali” del governo giallo-verde per un esito positivo è la “riservatezza” nella trattativa, fa notare l’agenzia di stampa Ansa: “Una trattativa che ha un passaggio fondamentale tutto interno alla Commissione Ue proprio tra colombe e Falchi, i più morbidi, come Moscovici e Dombrovskis, e i duri e puri dei paesi del Nord. Perciò il premier sarebbe molto irritato dall‘uscita “assai maldestra” del ministro: il timore, spiegano dal governo, è che i falchi Ue blocchino Juncker e l’intesa informale salti”.
Tria, sempre secondo le fonti, alla fine si adegua. Via XX settembre precisa così che l’accordo è “solo informale” e che “verrà ufficializzato solo domani (oggi per chi legge) dopo il via libera di Bruxelles”. Ma in tarda serata, come emerge anche dalle dichiarazioni di Salvini, anche Palazzo Chigi si lascia andare all’entusiasmo, sebbene in modo un po’ più tiepido.
Così Il Corriere della Sera riporta le ultime ore concitate delle trattative tra l’Unione europea e l’Italia:
“Dopo la revisione al ribasso del rapporto fra deficit e Pil nominale, dal 2,4% al 2,04%, il negoziato si è concentrato sull’aggiustamento del deficit strutturale, cioè quello che non considera le misure una tantum e al netto del ciclo economico. Nella riunione di oggi dei commissari europei saranno proprio Dombrovskis e Moscovici, il falco e la colomba, a fare il punto della situazione sui lavori per la legge di Bilancio italiana. Una legge che, attacca Silvio Berlusconi, «sta scrivendo l’Europa. La stanno scrivendo a Bruxelles, alla faccia dei sovranisti»”.
A questo punto, l’attesa è per l’annuncio di oggi per l’annuncio che arriverà dal collegio dei commissari europei, che si riunirà stamattina sotto la guida di Jean-Claude Juncker.