Ftse Mib chiude a -1,15%, Saipem la peggiore di giornata
La settimana che porta al break natalizio jnon si è aperta sotto i migliori auspici per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha ceduto l’1,15% a quota 18.693 punti La settimana appena iniziata vede in primo piano la riunione della Fed con l’annuncio sui tassi atteso mercoledì sera (consensus è di un aumento di 25 pb) con il presidente Trump tornato a tuonare contro il nuovo rialzo dei tassi. Sempre mercoledì ci sarà l’ultima riunione dell’anno del Collegio dei commissari Ue che potrebbe approvare la raccomandazione al Consiglio Ecofin affinchè apra formalmente la procedura d’infrazione contro l’Italia. Il governo sta cercando di evitare la procedura d’infrazione con il governo che sembra aver trovato un accordo sui numeri e sulle coperture. Secondo alcune indiscrezioni, la riunione si è conclusa con un totale accordo tra il premier, Giuseppe Conte, i due vice premier, e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, sui numeri e i contenuti della proposta da mandare a Bruxelles.
Tra le banche cali di oltre il 2% per le big Unicredit e Intesa Sanpaolo. Salvatore Ferragamo ha ceduto l’1,36% con sempre Morgan Stanley che in questo caso ha tagliato il rating a underweight. Male anche Moncler scesa di quasi il 2%.
Giornata nera per Saipem che registra la peggiore performance del Ftse Mib con una flessione del 6,55% a 3,28 euro, sui minimi dallo scorso maggio. Discesa che arriva in sintonia con il tonfo di Technip alla Borsa di Parigi in scia alla raccomandazione di vendita di BofA Merrill Lynch, con target ridotto a 16,10 euro. Secondo i dati raccolti da Bloomberg, i giudizi degli analisti sulla società si dividono in 11 ‘buy’, 10 ‘hold’ e 2 ‘sell’, con un target price medio a dodici mesi di 5,34 euro, pari a un potenziale up side di circa il 58% rispetto alle quotazioni attuali.