G20 al via tra tensioni Trump-Putin e ‘grave problema’ volo Merkel. Si spera in accordo Usa-Cina
Un G20, quello che prende il via a Buenos Aires, Argentina, contrassegnato da una grave tensione geopolitica prima del suo stesso inizio. E, anche, da un improvviso problema all’aereo dove viaggiava Angela Merkel, che ha costretto la cancelliera a rimanere a terra, e a non poter presenziare alla cerimonia di apertura.
La tensione geopolitica vede in queste ore protagonisti i rapporti tra la Russia e l’Ucraina: rapporti che sono tornati a incrinarsi al punto che il presidente americano Donald Trump ha prima annunciato e poi cancellato un incontro con l’omologo russo Vladimir Putin, previsto nel palcoscenico del G20.
Dal canto suo, il premier ucraino Volodymyr Groysman si è appellato all’Ue, chiedendo sanzioni più severe contro Mosca dopo quella che lo stesso Senato americano ha definito “una aggressione russa” a Kerch.
Tutto è nato domenica scorsa anche se, come fa notare un articolo del Guardian, il racconto di cosa è successo cambia a seconda di chi si interpelli, se la Russia o l’Ucraina.
L’Ucraina ha riferito che tre delle sue navi stavano viaggiando da Odessa a Mariupol attraversando lo stretto di Kerch, quando sono state intercettate dalla guardia costiera russa. A quel punto, le navi russe avrebbero aperto il fuoco contro le navi ucraine, ferendo sei marinai. La Russia ha ammesso invece il ferimento di tre marinai ucraini, non negando l’attacco ma sottolineando che le navi ucraine avevano violato le acque territoriali russe.
Al momento, sia le navi che 24 militari ucraini rimangono bloccati dalla Russia in Crimea. L’Unione europea sta valutando l’imposizione di nuove sanzioni, mentre Trump ha per l’appunto annullato l’incontro con Putin, twittando:
“Sulla base del fatto che le navi e i marinai non sono ancora stati restituiti all’Ucraina dalla Russia, ho deciso che la cosa migliore per tutte le parti coinvolte sia di cancellare il mio incontro precedentemente previsto .. in Argentina con il presidente Vladimir Putin. Non vedo l’ora di avere un altro vertice significativo presto, non appena la situazione sarà risolta!”
Tensione Trump-Putin sotto i riflettori, dunque, nel G20 che si apre oggi 30 novembre a Buenos Aires e che si concluderà il 1° dicembre.
Alte le aspettative dei mercati soprattutto per l’incontro previsto tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, che si spera potrà servire a stemperare le tensioni sull’escalation della guerra commerciale, fomentate negli ultimi giorni dalle dichiarazioni dello stesso Trump, che ha affermato che è altamente improbabile che la Casa Bianca decida di posticipare l’imposizione delle tariffe su beni cinesi di un valore di $200 miliardi, stabilita per il prossimo 1° gennaio:
Tra l’altro, il presidente americano nelle ultime ore ha rilasciato ai giornalisti dichiarazioni piuttosto confuse, sottolineando da un lato che c’è qualcosa in ballo con la Cina, e dall’altro di non essere sicuro di volerlo.
“Credo che siamo molto vicini a fare qualcosa con la Cina, ma non so se voglio farlo – ha detto – E questo perchè proprio in questo momento ci sono miliardi e miliardi di dollari che stanno arrivando in America sotto forma di tariffe o tasse (sui beni cinesi importati), e dunque, proprio non so”.
Billions of Dollars are pouring into the coffers of the U.S.A. because of the Tariffs being charged to China, and there is a long way to go. If companies don’t want to pay Tariffs, build in the U.S.A. Otherwise, lets just make our Country richer than ever before!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 29, 2018
Trump sarebbe insomma contento di tutti quei miliardi di dollari che, a suo avviso, grazie alla sua politica commerciale basata sul protezionismo, starebbero riempiendo le casse degli Stati Uniti.
Tuttavia, un articolo della Cnbc mette in evidenza che i dazi che l’America ha raccolto nell’ultimo anno fiscale terminato lo scorso 30 settembre sono saliti di meno di $7 miliardi rispetto all’anno fiscale 2017. In crescita, dunque, di appena lo 0,2%.
Tra le notizie che riguardano il G20 non è passato inosservato il caso, per l’appunto, della cancelliera tedesca Angela Merkel che non sarà presente all’apertura dei lavori del G20 di Buenos Aires, a causa dei problemi tecnici sorti durante il volo verso l’Argentina, che hanno costretto l’Airbus governativo Konrad Adenauer a rientrare in Germania dopo un’ora dal decollo.
Stando a quanto riportato da Der Spiegel si è trattato di problemi più gravi di quanto inizialmente emerso, e la la situazione sarebbe stata “talmente pericolosa” da far avvertire immediatamente la ministra della Difesa, Ursula von der Leyen. Merkel stessa, che ha trascorso la notte a Bonn e che ora è in volo da Madrid per Buenos Aires, ha parlato di “un grave problema”.