Pernigotti: stop ai licenziamenti, al via processo reindustrializzazione. Spunta ipotesi Sperlari
Si accende un barlume di speranza per la Pernigotti, che sospende almeno temporaneamente i licenziamenti nello stabilimento di Novi Liguri, in provincia di Alessandria, e avvia un processo di reindustrializzazione. Questo il compromesso a cui si è giunti ieri, a seguito dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi tra il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, il vicepresidente e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, e la proprietà turca della Pernigotti, la Toksoz.
La storica azienda dolciaria piemontese ha accolto le richieste del governo di sospendere la procedura di licenziamenti, seppure temporaneamente, fino al 31 dicembre. L’obiettivo è lavorare sulla reindustrializzazione del sito produttivo di Novi Ligure e a questo scopo verrà nominato un soggetto terzo che verifichi, analizzi e valuti le opportunità produttive. Intanto l’azienda farà richiesta di cassa integrazione con causale di reindustrializzazione al fine di garantire l’ammortizzatore sociale ai propri dipendenti (100 diretti e 150 stagionali) e permettere la reindustrializzazione del sito produttivo e delle attività dell’azienda.
Spunta ipotesi Sperlari
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, i turchi della Toksoz sarebbero disposti a vendere il marchio, acquistato nel 2013 da Averna. Una conferma è arrivata nelle ultime ore da Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo: “Le autorità turche mi hanno confermato la disponibilità a trovare un compratore per Pernigotti – ha scritto su Twitter – Mi auguro che questa nostra eccellenza abbia un futuro italiano a Novi Ligure. Sono ottimista”. Vendere a chi? A Sperlari, altra storica azienda italiana di dolciumi, con base a Cremona, controllata dal 2017 dai tedeschi di Katjies International Gmbh. Secondo quanto rilevato da La Stampa e IlSole24Ore, l’azienda avrebbe presentato un’offerta per rilevare il marchio Pernigotti e lo stabilimento di Novi Liguri, mentenendo gli attuali livelli occupazionali.
Tutto il Comune si mobilita
Nell’attesa di capire quale sarà il futuro dello storico marchio Pernigotti, il comune di Novi Ligure si attiva, con diverse iniziative a sostegno dei lavoratori dello stabilimento. Tra queste, un corteo in difesa dei
dipendenti e dello stabilimento Pernigotti, organizzato insieme alla organizzazioni sindacali per sabato 1 dicembre. “Invito tutti i cittadini, le associazioni, le istituzioni a prendere parte a questa iniziativa, una giornata importante per esprimere solidarietà ai lavoratori dello stabilimento novese della Pernigotti – si legge nel sito del comune di Novi Ligure – In questo momento è necessario l’impegno di tutti per difendere i posti di lavoro ed un marchio storico della nostra città e dell’intero territorio nazionale”.
Nei prossimi mesi, fa sapere la nota di Palazzo Chigi, l’esecutivo lavorerà a una norma per vincolare in futuro i marchi storici italiani e le relative produzioni al territorio nel quale vengono realizzati, con l’obiettivo di valorizzare il Made in Italy.