Ministro Fontana lancia pacchetto famiglia. Bonus bebè, +20% da secondo figlio
No, il bonus bebè non è a rischio, come avevano paventato alcuni articoli negli ultimi giorni. Il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana ha presentato il suo pacchetto famiglia che prevede, oltre a un finanziamento di 444 milioni per rinnovare il bonus bebè – che scadrà alla fine dell’anno- anche una maggiorazione dell’assegno del “20% per ogni figlio successivo al primo”.
Fontana ha fatto l’annuncio in occasione della presentazione degli emendamenti alla manovra della Lega e del governo per la famiglia, che sono stati depositati presso la Commissione Bilancio della Camera.
Nella nota con cui si lancia il pacchetto famiglia, si legge che le “nuove misure (sul bonus bebè) prevedono due fasce di reddito (fino a 7mila e da 7 a 25mila euro) per gli assegni alle famiglie”.
Il pacchetto famiglia prevede una serie di interventi e stanziamenti. In particolare, 40 milioni di euro per il congedo di 4 giorni per i padri, l’istituzione del ‘Fondo di sostegno per le crisi familiari’ (di 10milioni di euro annui), il raddoppio (da 400 a 800 euro) delle detrazioni fiscali per i figli con disabilità”.
Nella misura è compresa, precisa il ministro Fontana, anche l’iniziativa “Carta famiglia, che consente l’accesso a sconti sull’acquisto di beni o servizi oppure a riduzioni tariffarie. Da sottolineare che – già in ddl bilancio – sono stati previsti 960 milioni di euro per tre anni per gli asili nido“.
Inoltre, il ministro ha ripresentato un emendamento che auspica il rifinanziamento del voucher baby sitting, per un valore di 50 milioni di euro. Gli stanziamenti sono previsti a favore delle lavoratrici dipendenti e autonome.
Così Fontana:
“Con il nuovo fondo e le nuove misure di incentivo alla natalità abbiamo voluto perfezionare il meccanismo precedente e rendere le misure più efficaci, considerato che i dati emersi dall’impiego del precedente bonus bebé hanno evidenziato un allarmante calo demografico di 22mila neonati dal 2015 al 2017 e una contrazione del -16% – nel periodo 2008 – 2016 – sui figli di ordine successivo al primo. Era quindi fondamentale – numeri e studi alla mano – operare una riflessione, quindi potenziare e ristrutturare la misura, che il precedente governo aveva peraltro previsto in scadenza. Ho inoltre inserito il nuovo incentivo in un più ampio ‘pacchetto’ di misure, organico e strutturato, per ampliare benefici e risposte alle famiglie”.
Il fondo politiche per la famiglia è stato potenziato a 300 milioni di euro per il triennio 2019-2021 (e di 100milioni per ogni anno successivo) e prevede un orientamento alla promozione del welfare aziendale.
“Si tratta del primo passo di un percorso che nel corso dei prossimi anni mi auguro ci porterà ad avere una politica di rilancio demografico completa ed efficace, anche con un codice specifico a favore della famiglia e dell’incremento della natalità”.
Infine, nella proposta presentata, per le mamme sarà possibile scegliere se accedere a un periodo di tre mesi di maternità retribuita al 60% oppure di sei mesi di maternità retribuita al 30%.