Manovra: Rischio Imu e addizionali Irpef più salati. Terreni gratis e terzo figlio: i dettagli
Tra i nei della legge di bilancio del M5S-Lega, c’è il mancato rinnovo del blocco degli aumenti delle imposte locali, dalle addizionali all’Imu sulle seconde case, ‘congelate’ dal 2016 e così dal 2019 ci saranno “inevitabilmente più tasse locali”. La denuncia arriva dall’ex presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia (Pd).
“Come accade spesso nel bilancio dello Stato il diavolo è sempre nei dettagli e basta approfondire il quadro degli investimenti pubblici per capire le scelte miopi effettuate. La sintesi della manovra è: più tasse locali e meno investimenti pubblici”.
“La riduzione evidente degli investimenti pubblici a scapito dell’aumento della spesa corrente e l’aumento inevitabile della pressione fiscale confermano pertanto tutti i limiti della manovra che sicuramente non coglierà gli obiettivi di crescita ipotizzati con il Pil programmatico”, ha detto Boccia.
Il quotidiano La Stampa spiega a tal proposito che, “in pratica Regioni e Comuni, potranno aumentare le aliquote fino ai livelli massimi. Ovvero sino al 3,3% per l’addizionale Irpef regionale, lo 0,8% per quella comunale (con l’eccezione di Roma che è già allo 0,9%) e lo 10,6 per mille per Tasi e Imu. Oggi sono ben 6782 Comuni che potrebbero rivedere al rialzo le addizionali perché non hanno ancora raggiunto il tetto massimo, mentre altri 6516 possono rialzare l’Imu.
Tra le altre misure della legge di bilancio, si mettono in evidenza il nuovo incremento per i prezzi delle sigarette e le agevolazioni per chi assume i giovani cervelloni italiani, così come anche i fondi per 900 specializzandi in medicina in più.
Viene confermata la stretta sulle banche e compagnie di assicurazione.
Nello specifico, per le compagnie di assicurazione sale l’aliquota dell’acconto d’imposta sui premi assicurativi, al 75% dal 59% nel 2019 e al 90% dal 74% negli anni successivi. L’aliquota viene “rideterminata al 75 per cento per l’anno 2019, al 90 per cento nel 2010 e al 100 per cento dal 2021 a decorrere”.
Per le banche si rinvia di un anno al 2027 (era 2026) la possibilità di dedurre il 10% di svalutazioni e perdite sui crediti ai fini di IRES e IRAP.
Se dalle assicurazioni ci si aspetta un introito di circa 832 milioni, dalle banche arriveranno allo Stato 3,3 miliardi di euro circa.
Riguardo ai rincari che colpiranno le sigarette, nella relazione tecnica che accompagna la manovra si legge che “l’incremento della fiscalità potrebbe essere recuperato dai produttori con un aumento dei prezzi di vendita di circa 10 centesimi a pacchetto, per tutte le fasce di prezzo”.
Dai rincari si prevedono per il 2019 108 milioni, altri 22,5 milioni per il tabacco trinciato, circa 1,8 milioni per i sigari, per un totale di 132,6 milioni.
Sul bonus per premiare i cervelloni e chi li assume, si parla del cosiddetto bonus eccellenze, che offrirà l’opportunità di avere un posto fisso a un ‘cervellone’ su 10. In particolare, si prevede uno sconto fino a 8mila euro per incentivare l’assunzione di laureati in corso con 110 e lode con meno di 30 anni e dottori di ricerca entro i 34 anni, che abbiano conseguito il titolo tra gennaio 2018 e giugno 2019.
Si calcola che i giovani ‘eccellenti’ siano stati, in analogo periodo (tra 2017 e 2018) circa 60mila. Le risorse stanziate quindi permetteranno “6.000” assunzioni.
La legge di bilancio prevede anche un incremento di fondi per gli specializzandi di medicina, per l’appunto, con 900 nuovi contratti di formazione specialistica per i medici, a partire dal 2019. Al finanziamento complessivo già previsto di 708 milioni se ne aggiungeranno “22,5 per il 2019, 45 milioni per il 2020, 68,4 milioni per il 2021, 91,8 milioni di euro per il 2022 e 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023”.
Riguardo alla misura che ha fatto parlare tanto di sé, relativa all’incentivo alle famiglie che facciano il terzo figlio ad interessarsi all’attività agricola, si legge che “le famiglie con terzo figlio nato negli anni 2019, 2020 e 2021 hanno in concessione gratuita per 20 anni un terreno fra quelli messi a disposizione del Demanio. Medesimo beneficio viene destinato alle società costituite da giovani imprenditori agricoli che riservano una quota societaria ai predetti nuclei familiari pari al 30%”.
Per incentivare “lo sviluppo e il ripopolamento delle aree rurali, le famiglie concessionarie del terreno possono accedere ad un mutuo a tasso zero, fino a 200.000 euro, per l’acquisto della prima casa in prossimità del terreno”: dotazione prevista da 5 milioni di euro per l’anno 2019, in crescita a 15 milioni per l’anno dopo.
Nasce inoltre Investitalia, con l’obiettivo di sostenere le attività della Presidenza del Consiglio dirette a coordinare gli investimenti pubblici e privati. La struttura sarà una “cabina di regia” di Palazzo Chigi alle dirette dipendenze del premier e si relazionerà con Strategia Italia prevista dal decreto Genova. Avrà una dotazione di 25 milioni all’anno a partire dal 2019.
Infine, si prevede un gettito di 240 milioni di euro circa dall‘aumento dello 0,5% del PREU, il prelievo erariale unico sugli apparecchi del gioco d’azzardo, “macchinette” e videolottery.