Borse europee sotto la parità, tranne Londra. Pesano incognita Fed e tensioni geopolitiche
Le Borse europee si muovono sotto la parità strette nella morsa di Omicron, della paura dell’inflazione e delle tensioni geopolitiche, che vedono protagoniste l’Occidente e la Russia di Vladimir Putin, a causa del fattore Ucraina. Una serie di fattori che sembra scoraggiare in anticipo ogni tentativo di ripresa dopo il recente calo. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 scivola dello 0,30%. A Francoforte il Dax segna un -0,20%, a Parigi il Cac40 perde lo 0,12%, mentre a Londra l’indice Ftse100 si muove in controtendenza mostrando un +0,50%.
Stando a fonti del Dipartimento di stato, gli Stati Uniti hanno ordinato l’evacuazione delle famiglie dei diplomatici americani nel paese, “a causa della persistente minaccia di un’operazione militare russa”. Nel comunicato del dipartimento di Stato Usa si legge che “la situazione della sicurezza, in particolare lungo i confini dell’Ucraina, nella Crimea occupata dalla Russia e nella Donetsk controllata dalla Russia, è imprevedibile e potrebbe deteriorarsi in qualsiasi momento”. Il presidente americano Joe Biden, secondo alcuni media Usa, starebbe valutando l’opzione di inviare fino a cinquemila soldati nel Baltico e nell’est dell’Europa.
L’attenzione degli operatori è rivolta anche alle questioni di politica monetaria. L’evento principale della settimana per i mercati sarà infatti l’incontro di martedì e mercoledì del Federal Open Market Committee (FOMC), il braccio operativo della Federal Reserve, che potrebbe prepararsi a un nuovo ciclo di rialzi dei tassi. Nel fine settimana David Mericle, economista di Goldman Sachs, ha scritto in una nota che esiste il rischio che la Fed sia costretta ad alzare i tassi più di quattro volte, nel 2022, a causa dell’inflazione galoppante in Usa.
La seduta di oggi sarà animata anche da alcuni dati macro di rilievo. In particolare, la lettura preliminare di gennaio dell’indice Pmi servizi e manifatturiero delle principali economie della zona euro e del Regno Unito, che fornirà indicazioni sull’impatto economico dell’ondata Omicron dell’epidemia di Covid. Nel pomeriggio è previsto lo stesso dato negli Stati Uniti.
La settimana sarà anche scandita dalla pubblicazione dei risultati aziendali, in Europa e soprattutto negli Stati Uniti: all’ordine del giorno dei prossimi giorni i conti di Apple, Microsoft, Tesla, IBM, Ericsson, Boeing e AT&T.