Smartphone: Antitrust multa Apple e Samsung per obsolescenza programmata
Dopo le denunce raccolte dalle varie associazione dei consumatori, è arrivata l’azione dell’Antitrsut che è intervenuta multando Apple e Samsung, per obsolescenza programmata degli smartphone. Detta in gergo istituzionale, dopo due complesse istruttorie l’autorità ha rilevato pratiche commerciali scorrette in relazione al rilascio di alcuni aggiornamenti software che hanno provocato gravi disfunzioni e rallentato in modo significativo i cellulari, inducendo i consumatori ad acquistare modelli nuovi e più costosi.
Apple e Samsung hanno, infatti, indotto i consumatori a installare aggiornamenti sui modelli non in grado di supportarli, senza fornire adeguate informazioni, né alcun mezzo di ripristino delle originarie funzionalità dei prodotti. In particolare, Samsung ha insistentemente proposto, dal maggio 2016, ai consumatori che avevano acquistato un Note 4 di procedere ad installare il nuovo firmware di Android denominato Marshmallow predisposto per il nuovo modello di telefono Note 7, senza informare dei gravi malfunzionamenti dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware e richiedendo per le riparazioni fuori garanzia un elevato costo di riparazione.
Apple invece ha insistentemente proposto, dal settembre 2016, ai possessori di vari modelli di iPhone 6 di installare il nuovo sistema operativo iOS 10 sviluppato per il nuovo iPhone7, senza informare delle maggiori richieste di energia del nuovo sistema operativo e dei possibili inconvenienti, come spegnimenti improvvisi, che l’installazione avrebbe potuto comportare. Per limitare le problematiche, Apple ha rilasciato, nel febbraio 2017, un nuovo aggiornamento, senza tuttavia avvertire che la sua installazione avrebbe potuto ridurre la velocità di risposta e la funzionalità dei dispositivi. Inoltre, la Mela Morsicata non ha predisposto alcuna misura di assistenza per gli iPhone che avevano sperimentato problemi di funzionamento non coperti da garanzia e solo lo scorso dicembre ha previsto la possibilità di sostituire le batterie ad un prezzo scontato.
Nei confronti di Apple è stata accertata una seconda condotta scorretta fino a dicembre scorso: il gruppo non ha fornito ai consumatori adeguate informazioni circa alcune caratteristiche essenziali delle batterie al lito, quali la loro vita media e deteriorabilità, oltre che le corrette procedure per mantenere, verificare e sostituire le batterie al fine di conservare la piena funzionalità dei dispositivi.
L’Antitrust ha così deciso di infliggere ai due colossi degli smartphone la massima sanzione prevista, “tenuto conto della gravità delle condotte e della dimensione dei professionisti”: a Samsung 5 milioni di euro e ad Apple 10 milioni di euro (5 milioni per ciascuna delle due pratiche contestate). Entrambe dovranno ora affrettarsi a pubblicare sulla pagina in italiano del proprio sito una dichiarazione che informi della decisione dell’Autorità con il link al provvedimento di accertamento.