Alitalia: FS pronta a prendersi il 100% con coinvolgimento Mef in un secondo momento
La voglia dell’esecutivo di non sforare il termine del 31 ottobre dovrebbe spingere per una soluzione in due tempi della partita Alitalia. Le ultime indiscrezioni vedono infatti il governo, in particolare il vice premier Luigi Di Maio, intento ad avallare in ingresso di FS in grande stile nel capitale della compagnia aerea. Il indiscrezioni rilanciate oggi da Il Messaggero vedono FS pronta a rilevare l’intero capitale di Alitalia e solo successivamente si andrà a un coinvolgimento del Tesoro e l’individuazione anche di un partner industriale.
La riunione avvenuta lo scorso 17 ottobre presso lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, advisor legale dei commissari, alla presenza, tra gli altri, del top management di Fs e dei commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi, Stefano Paleari, è servita ad approfondire gli aspetti tecnico-contrattuali, procedurali e finanziari.
Lunedì prossimo, rimarca sempre il quotidiano ronmano, proseguiranno i colloqui con la società pubblica dell’Alta velocità che avrà la possibilità di entrare in data room e avviare la due diligence. Tra i nodi da sciogliere c’è sicuramente la parte economica: se cioè nell’offerta binding, Fs dovrà mettere un prezzo e ove lo mettesse, se costituisce un impegno.
La valutazione si incrocia anche con il prestito-ponte di 900 milioni in scadenza il 15 dicembre, sul quale l’Antitrust europeo tiene il faro acceso.
Di Maio nel piano prospettato una settimana fa, e che infastidì il ministro Tria per “l’invasione di campo” su questioni inerenti il Mef, ha fatto riferimento a una Newco con Fs, Mef e un partner industriale e una dotazione di 1,5-2 miliardi. Il Messaggero rimarca che questa dotazione non significa però equity, bensì risorse per il rilancio. Fs è pronta a intervenire ma non a qualunque costo e il prezzo dovrà essere negoziato tenendo conto del piano industriale.