Sondaggio Eurobarometro: italiani favorevoli all’euro ma i più euroscettici in tutta Ue
In caso di referendum nel proprio Paese sulla falsariga di quello della Brexit, solo il 44% degli italiani voterebbe per restare nell’Ue contro il 66% registrato a livello europeo. È il dato peggiore registrato in tutti i 28 Paesi, anche a fronte degli inglesi che hanno votato per la Brexit.
Italiani i più euroscettici di tutta Ue
Questo quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Eurobarometro condotto tra l’8 e il 26 settembre 2018 da Kantar Public in tutti e 28 gli Stati membri. Tra gli europei solo il 17 per cento si dice a favore dell’uscita dall’Ue, mentre la percentuale di indecisi in Italia è la più alta di tutte, al 32 per cento.
Gli altri dati dell’Eurobarometro
Guardando altri dati del sondaggio emerge che oggi più che mai, i cittadini europei considerano l’adesione del loro paese all’UE una cosa positiva, il 62% la pensa così, un dato mai stato così alto. La maggioranza degli intervistati in tutti i 28 Stati membri ritiene inoltre che il loro paese abbia tratto beneficio dall’adesione all’UE. Questo parere è cresciuto di quattro punti percentuali rispetto all’ultima indagine condotta adaprile 2018 e si attesta ora al 68%, il risultato più alto mai misurato dal 1983. Alla domanda sulle ragioni per cui il loro paese ne aveva beneficiato, i fattori economici sono in cima alla lista, insieme alla convinzione che l’UE contribuisca a mantenere relazioni sicure con altri paesi. Gli europei sono inoltre più soddisfatti del funzionamento della democrazia nell’UE e nel loro paese. Questo risultato va di pari passo con il rafforzamento della convinzione degli intervistati che la loro voce conta nell’UE.
In vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo in programma a maggio 2019, emerge una maggiore consapevolezza generale sul prossimo scrutinio e al contempo un quadro multicolore delle opinioni e degli atteggiamenti vari tenuti sulle elezioni. Il 41% degli europei è in grado di identificare correttamente la data delle elezioni del maggio 2019 – un aumento di nove punti rispetto a un sondaggio analogo di sei mesi fa. Tuttavia, il 44% non è ancora in grado di dire quando si svolgeranno le elezioni. Con il 51% dei cittadini che si dichiarano interessati alle elezioni, le priorità elettorali dei cittadini si sono evolute negli ultimi sei mesi. L’immigrazione è ora in cima all’agenda (50%), seguita dall’economia (47%) e dalla disoccupazione giovanile (47%), mentre la lotta al terrorismo scende al quarto posto con il 44%.