Peter Praet (Bce): recessioni più lunghe da invecchiamento popolazione
Recessioni più lunghe e riprese più deboli saranno la diretta conseguenza della limatura permanentemente dell’efficacia della politica monetaria derivante dall’invecchiamento della popolazione europea. Così il capo economista della banca centrale europea Peter Praet, secondo cui l’attuale dinamica demografica sta già causando un abbassamento strutturale dei tassi di interesse, che lascia la Bce con minori margini d’azione e con maggiori rischi di mancare più di frequente il target di inflazione.
“Dovremmo essere cauti nell’addossare permanentemente alle banche centrali il grosso fardello di adottare strumenti per contrastare problemi che in ultima analisi sono causati da inefficienze economiche strutturali e finanziarie” ha detto Praet, intervenendo a Madrid. “Le recessioni possono durare più a lungo e le riprese potranno essere più lente e modeste, con un più alto rischio diffuso di mancare l’obiettivo” ha sottolineato Praet.