Immobiliare: aumenta il ricorso al contratto di locazione a canone concordato
Vivere in affitto? Una scelta abitativa per la maggioranza (61,4%), contro una minoranza che sceglie questa soluzione per motivi di lavoro (36,1%) e di studio (2,5%). Questo quanto emerge dall’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sui contratti di locazione stipulati attraverso le agenzie Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre del 2018 sul territorio nazionale.
Affitto: la tipologia di contratto più diffusa
Dall’indagine emerge che la città che registra la percentuale più alta di affitti legati al lavoro è Milano (62,3%) . Il contratto di locazione più utilizzato rimane quello a canone libero da 4 anni più 4 (54,9%), da segnalare però un aumento delle percentuali nelle stipule di contratti a canone concordato (29,1%). In costante crescita però anche i contratti a canone concordato che passano dal 13,9% del 2014 all’attuale 29,1%. Questa tendenza è spinta anche dalle agevolazioni fiscali tra cui la cedolare secca al 10%, un regime fiscale opzionale che permette al proprietario che affitta di pagare un’imposta sostitutiva con aliquote al 10 o al 15%.
Il bilocale il più amato
Come tipologia di appartamento è il bilocale quello che va per la maggiore (40,0%), seguito dal trilocale con il 36,0% delle preferenze. Anche nel primo semestre del 2017 le scelte degli inquilini si erano concentrate su bilocali e trilocali. Chi sono i conduttori più frequenti? Coppie e coppie con figli sicuramente, visto che rappresentano 60,3% degli inquilini, ma alta è comunque la percentuale di single che si attestano al 39,7%