Immobiliare: dal 2010 la svalutazione è stata di quasi il 16%, prezzi case in aumento solo per il nuovo
I prezzi delle case in Italia rimangono sostanzialmente stabili con qualche accenno di aumento ma solo per il nuovo. E’ questo il quadro che emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat: secondo le stime preliminari, i prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, sono aumentati nel secondo trimestre del 2018 dello 0,8% rispetto al trimestre precedente ma sono diminuiti dello 0,2% su base annua, cioè nei confronti dello stesso periodo del 2017. “I dati recenti – commenta l’istituto di statistica nazionale – documentano una sostanziale stabilità della dinamica dei prezzi delle abitazioni, dopo la flessione del 2017 che ha interrotto la lieve ripresa del 2016, anno in cui si era registrato il forte incremento delle transazioni di immobili residenziali (+18,4%, secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare-OMI dell’Agenzia delle Entrate)”.
La flessione dei prezzi delle case rispetto all’anno scorso è da attribuire esclusivamente ai prezzi delle case esistenti (-0,7%), mentre le valutazioni del nuovo segnano un +1,6% del secondo trimestre del 2018. In media, nel primo semestre del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017, i prezzi delle abitazioni sono scese dello 0,4%, sintesi di dinamiche di prezzo di segno opposto in quanto i prezzi delle abitazioni nuove, il cui peso sull’indice generale è poco più di un quinto, aumentano dell’1,3% mentre quelli delle abitazioni esistenti diminuiscono dello 0,9%.
E guardando ancora più indietro, al livello medio del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’Istat, i prezzi delle case sono diminuiti del 15,8%, calo dovuto esclusivamente alle abitazioni esistenti i cui prezzi sono diminuiti del 22,1% mentre per le abitazioni nuove si registra un lieve aumento (+0,8%).
Sul territorio, nel secondo trimestre del 2018, si osserva una certa eterogeneità. Infatti il Centro insieme con Sud e Isole registrano una flessione tendenziale dei prezzi delle abitazioni più marcata di quella nazionale (rispettivamente -1,6% e -0,6%) (Prospetto 5). Per contro, nel Nord-Ovest i prezzi delle abitazioni crescono (+0,7%) mentre sono stabili nel Nord-Est.
Il Centro è l’unica ripartizione a registrare, su base annua, una variazione negativa dei prezzi delle abitazioni nuove (-2,7% da -2,6% nel trimestre precedente) mentre le altre aree geografiche mostrano aumenti che vanno dal +2,3% del Nord-Est al +3,1% del Sud e Isole. Invece, i prezzi delle abitazioni esistenti sono in calo in tutte le ripartizioni -fatta eccezione per il Nord-Ovest in cui si nota una lieve crescita (+0,1%).