UBS, Milano è la città con la più alta accessibilità immobiliare in Europa
Milano è la seconda città per le valutazioni più sottovalutata e quella con la più alta accessibilità immobiliare in Europa. A dirlo l’ultimo rapporto UBS Global Real Estate Bubble Index 2018 del Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management che analizza i prezzi degli immobili residenziali in 20 piazze finanziarie in Economie avanzate a livello internazionale e indica il rischio di bolla o i casi di notevole sopravvalutazione.
Milano la seconda città più sottovalutata del mondo
Così emerge che a Milano – la città italiana inclusa nello studio – i prezzi hanno cominciato ad aumentare moderatamente in centro e nelle zone adiacenti e il tempo necessario per vendere un immobile è nettamente diminuito. Le quotazioni al netto dell’inflazione rimangono inferiori di circa il 30% rispetto ai massimi del 2007. “Nonostante le condizioni di finanziamento favorevoli e la più elevata accessibilità economica in Europa” dice il report “ la ripresa del mercato immobiliare è solo agli inizi. In assenza di una maggiore prevedibilità del contesto politico italiano e di un’accelerazione della crescita della popolazione, non ci aspettiamo un netto incremento della domanda”.
Le città con il maggior rischio bolla: Hong Kong in testa
Secondo il report la città più a rischio di bolla è Hong Kong, seguita da Monaco di Baviera, Toronto, Vancouver, Londra e Amsterdam. Anche i mercati di Stoccolma, Parigi, San Francisco, Francoforte e Sydney presentano forti squilibri. Le valutazioni appaiono elevate a Los Angeles, Zurigo, Tokyo, Ginevra e New York. Al contrario, dice il report, i prezzi degli immobili a Boston, Singapore e Milano appaiono equi, mentre il mercato di Chicago è sottovalutato. Nel corso di quest’anno, il rischio di bolla si è impennato a Monaco di Baviera, Amsterdam e Hong Kong. Anche Vancouver, San Francisco e Francoforte registrano squilibri crescenti. Le valutazioni sono leggermente calate a Londra, New York, Milano, Toronto e Ginevra. “Anche se molti centri finanziari rimangono a rischio di bolla immobiliare, la situazione odierna non è comparabile alle condizioni pre-crisi” – ha commentato Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management. “Tuttavia, consigliamo di continuare a operare con selettività sui mercati immobiliari vicini a livelli di bolla, come Hong Kong, Toronto e Londra”. “Il rendimento totale medio sugli investimenti immobiliari nei più importanti centri finanziari dei mercati sviluppati si è attestato al 10% l’anno negli ultimi cinque anni e ha fruttato redditi da locazione e utili da aumenti dei prezzi” ha spiegato Claudio Saputelli, Head of Real Estate del Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management”.
La crisi dell’accessibilità pesa sulle prospettive
La maggior parte delle famiglie non può più permettersi di acquistare immobili nei maggiori centri finanziari se non può contare su un’eredità consistente, afferma il report che conclude affermando che nel complesso, la bassa accessibilità degli immobili ostacola il potenziale di crescita delle città a lungo termine e potrebbe indurre gli investitori a rivedere le loro aspettative sui futuri guadagni in conto capitale.