Notiziario Notizie Italia Ivass: ecco quanto paghiamo in media di Rc auto. Napoli e Prato le province più care

Ivass: ecco quanto paghiamo in media di Rc auto. Napoli e Prato le province più care

27 Settembre 2018 15:50

Gli automobilisti hanno pagato in media nel secondo trimestre del 2018 411 euro di assicurazione RC auto. Lo dice l’ultimo bollettino dell’Ivass sull’ “Andamento dei prezzi effettivi per la garanzia r.c.auto nel primo e secondo trimestre 2018”.

Premio rc auto: il prezzo medio

Nell’ultimo anno, dice l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, la dinamica dei prezzi della copertura r.c. auto risulta stabile (al secondo trimestre 2018 la variazione su base annua è pari a −0,2 per cento), tuttavia le statistiche al secondo trimestre suggeriscono l’inizio di una fase di possibile ripresa dei prezzi: il lieve incremento su base trimestrale inverte infatti la dinamica stagionale dei prezzi che storicamente presenta un minimo nel secondo trimestre dell’anno. Se il premio medio per la garanzia r.c. auto, come rilevato dai contratti stipulati o rinnovati nel secondo trimestre del 2018, è pari a 411 euro, il 50% degli assicurati – continua il Bollettino – paga meno di 370 euro, mentre il 90% paga meno di 639 euro. Solo il 10% paga meno di 233 euro.

I prezzi nel territorio

Guardando a livello territoriale emerge che Napoli e Prato sono le province più costose che vantano un premio medio superiore a 600 euro (rispettivamente 623 e 601 euro). Le province che si attestano su prezzi di livello alto (superiori a 484 euro) sono Caserta, Crotone, Firenze, Latina, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Reggio di Calabria e Vibo Valentia. Le provincie con i prezzi medi più contenuti, inferiori a 300 euro, sono Oristano e Aosta (rispettivamente con 295 e 296 euro). In genere dice l’Ivass, la dinamica provinciale dei prezzi è stata debole nell’ultimo anno: i prezzi sono stabili in oltre 2/3 delle province, le variazioni massime sono dell’ordine del 2 per cento e si osservano ad Asti (in aumento), Crotone, Reggio di Calabria e Taranto (in diminuzione).

La scatola nera

La legge prevede delle riduzioni di premio in presenza della cosiddetta “scatola nera”, ovvero dei sistemi telematici, installati sul veicolo, finalizzati alla registrazione di dati relativi ai chilometri percorsi e agli stili di guida. La diffusione delle polizze contenenti la scatola nera, secondo il Bollettino dell’Ivass, è ampiamente diversificata nel territorio, dai valori minimi delle province del Nord-Est (ad esempio Bolzano con il 3 per cento, e Belluno e Trento con circa il 6 per cento di polizze telematiche) ai valori massimi delle province meridionali contraddistinte da sinistrosità e prezzi più elevati (a Caserta e Napoli, rispettivamente, il 60 e il 54 per cento delle polizze prevede la scatola nera). Negli ultimi 12 mesi il trend delle nuove installazioni è decelerato in tutta la penisola, registrando un incremento di appena lo 0,5 per cento (lo scorso anno la crescita delle scatole nere era stata pari al 3,4 per cento). Caserta e Napoli si confermano le province con la maggiore penetrazione della scatola nera (rispettivamente con il 60 e il 54 per cento di contratti telematici).