Borse europee aprono sotto la parità, pesano timori su emergenti e guerra commerciale
Partenza negativa per le principali Borse europee, in scia ai ribassi di Wall Street che ieri ha ripreso gli scambi dopo il lungo weekend festivo all’insegna della cautela, dopo mesi di rialzi. Intonazione ribassista anche sui listini asiatici, con Tokyo che ha lasciato sul parterre circa mezzo punto percentuale. In avvio a Francoforte il Dax scivola dello 0,45%, a Parigi il Cac40 cede lo 0,46% e a Londra l’indice Ftse100 segna un -0,32%.
Gli operatori guardano con una certa apprensione alla questione commerciale, interrogandosi sulla possibile evoluzione dei negoziati tra Stati Uniti e Canada sul nuovo accordo Nafta, dopo che venerdì le discussioni sono state sospese. Intanto rimane valida la minaccia americana di imporre nuovi dazi al 25% su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi nei prossimi giorni. L’ammionistrazione Trump ha già fatto scattare tariffe doganali al 25% su 50 miliardi di dollari di prodotti provenienti dalla Cina.
Non solo. Sugli scambi pesano anche le turbolenze su diversi mercati emergenti, con l’accelerazione dell’inflazione in Turchia e l’entrata in recessione del Sudafrica. Senza contare la crisi in Argentina e in Venezuela.