Trump stronca l’Ue: ‘zero dazi su auto? Siete come la Cina, solo più piccoli. Non è sufficiente’
Donald Trump non desiste nella sua guerra commerciale contro il mondo intero, e rimane indifferente anche alle concessioni che arrivano da Bruxelles. Proprio ieri la Commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem aveva confermato, nel corso di un’audizione all’Europarlamento, che Bruxelles sarebbe stata pronta anche ad andare a “zero dazi (sulle auto)”, se gli Usa avessero mostrato una simile apertura.
Una “opportunità – aveva precisato – di voltare pagina rispetto all’escalation” della guerra commerciale. Malmstroem aveva assicurato anche che le trattative commerciali tra l’Ue e gli Stati Uniti fossero iniziate e che, di conseguenza, come concordato, il proseguire dei negoziati avrebbe congelato qualsiasi imposizione di dazi sulle auto. Certo, la Commissione Ue “sta ancora preparando le sue contromisure, dovesse sorgerne la necessità”, aveva tenuto a precisare.
Pronta, è arrivata la replica di Trump, che ha detto in un’intervista a Bloomberg News ha detto che l’Unione europea è quasi colpevole come la Cina nel commercio, semplicemente è più piccola. E che l’azzeramento dei dazi non sarebbe sufficiente.
Ma il presidente ha anche reso noto che un annuncio sull’imposizione di dazi contro i prodotti cinesi, per un valore di $200 miliardi potrebbe arrivare all’inizio della settimana. Le esternazioni del presidente non si sono certo fermate qui: oltre agli ennesimi attacchi contro la Cina, Trump ha addirittura minacciato, infatti, di ritirare gli Stati Uniti dal WTO, Organizzazione mondiale del commercio.
“Ci ritireremo se non ci tratteranno meglio“, ha detto. Nuova sferzata, inoltre, contro i vari social network, entrati nel suo mirino qualche giorno fa.
Alcune persone, ha scritto su Twitter, ritengono che Google, Facebook, Amazon versino in una situazione di “antitrust” . “Io – ha continuato – non posso commentare e non commenterò se dovranno essere fatte a pezzi, oppure no. Ma guardate il modo davvero ingiusto in cui i conservatori vengono trattati”.
Già nella giornata di martedì, Trump aveva rincarato la dose contro Facebook, Twitter e Google.
Le piattaforme social, aveva detto, si stanno “muovendo in un territorio molto, molto accidentato, e devono stare attente. Io penso che Google si sia approfittata davvero di tante persone, credo che si tratti di una questione seria e di un’accusa molto grave. E’ meglio che stia attenta, anche perchè non può fare questo alla gente”.