Commercio: 1 attività su 5 è ambulante, verso quota 200mila. Oltre la metà parla straniero
Una impresa commerciale su 5 è ambulante. Questa tipologia di impresa rappresenta una parte rilevante del panorama dell’offerta distributiva del Paese, tanto che a fine giugno scorso, secondo i dati del Registro delle Imprese, elaborati da Unioncamere-InfoCamere, sono quasi 200mila gli operatori di questo comparto, pari al 22% di tutte le aziende di commercio al dettaglio presenti in Italia.
Oltre alla forte territorialità, un altro aspetto che caratterizza il settore è quello legato alla forte presenza di operatori stranieri tra gli imprenditori: di poco superiore alle 100mila unità, il 56% del totale. Tuttavia, in alcune province la quota di ambulanti italiani è assolutamente schiacciante rispetto a quella dei colleghi stranieri. Non solo ad Enna (dove i locali sono l’86,5%), Brindisi e Bari (entrambe oltre il 75%) ma anche a Torino, dove gli ambulanti italiani sono il 67,3%.
Per quanto riguarda i settori di attività, emerge un peso significativo del comparto abbigliamento che, nelle sue diverse suddivisioni, rappresenta il 38,4% delle imprese del commercio ambulante. Al secondo posto, staccata di alcuni decimi di punto, viene la categoria “altri prodotti” (tra cui fiori, cosmetici, detersivi, chincaglieria) con quasi il 38% delle attività, e solo al terzo posto il settore alimentare, il cui contributo si ferma al 18,4% di tutti gli esercizi ambulanti (con prevalenza della componente legata ai prodotti ortofrutticoli).