Istat: giù fiducia consumatori e imprese ad agosto. Si guarda ad “azione Governo”
Dopo il buon andamento segnato a giugno e l’arresto della corsa di luglio, peggiora ad agosto il clima di fiducia dei consumatori. Giù anche quello relativo alle imprese. Uno scenario che emerge dai dati diffusi stamattina dall’Istat, secondo cui rispetto al mese scorso la fiducia dei consumatori è scesa da 116,2 a 115,2 punti, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese è scivolato a 103,8 punti dai 105,3 della passata rilevazione.
In particolare, l’istituto di statistica spiega che la flessione dell’indice di fiducia dei consumatori è dovuta principalmente al deterioramento della componente economica (da 141,3 a 136,6), mentre quella personale aumenta per il secondo mese consecutivo passando da 107,8 a 108,5. Una flessione contenuta caratterizza sia il clima corrente (da 113,3 a 112,8) che quello futuro (da 120,9 a 119,3).
Sul capitolo imprese, il clima di fiducia registra una dinamica negativa più accentuata nel settore manifatturiero (da 106,7 a 104,8) e nei servizi (da 105,9 a 104,7) rispetto alle costruzioni (da 139,9 a 139,3); in controtendenza il commercio al dettaglio dove l’indice aumenta da 102,7 a 104,2.
“Ad agosto il clima di fiducia peggiora sia per le famiglie sia per le imprese – commenta l’Istat -. Nei settori produttivi, oltre alla flessione registrata per l’industria manifatturiera, è da rilevare come l’indice di fiducia dei servizi, in calo rispetto a luglio, si attesti al di sotto del livello medio registrato nell’ultimo semestre del 2017 pur mantenendo un livello storicamente elevato”. Nell’ambito dei servizi, si segnala comunque una dinamica vivace per i servizi di informazione e comunicazione e per quelli turistici.
“Dopo l’exploit di giugno e l’arresto della corsa di luglio, la fiducia ora addirittura scende. Insomma, se a luglio era finita la luna di miele con il Governo Conte, ora siamo già alla crisi del settimo anno”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Lo dimostra il dato relativo alle attese sulla situazione economica dell’Italia che, dopo essere balzato da -22,4 di maggio a +1,5 di giugno, a luglio è tornato in territorio negativo, -5,1, e ora scende ulteriormente a -7,5. Peggiora anche il giudizio sulla situazione economica dell’Italia, che cala da -30,3 del mese precedente a -35,8”, continua Dona, secondo il quale (alla luce di questi dati), “gli italiani non sembrano finora riporre grande fiducia nell’azione di Governo fin qui attuata e attendono i primi risultati concreti prima di guardare con rinnovata speranza alle prospettive future“.