Caro scuola: tra libri, zaini, diari e mense arriva la stangata di settembre
Vacanze agli sgoccioli per gli studenti italiani e con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico torna puntuale l’appuntamento con l’acquisto dei libri. Secondo i dati dell’Unione Nazionale Consumatori che ha analizzato gli aumenti relativi alla scuola effettivamente registrati dall’Istat nei mesi di settembre degli ultimi anni, i rialzi per il 2018 sono abbastanza contenuti se confrontati con gli anni precedenti. “I rialzi sembrano abbastanza contenuti, ma non dobbiamo dimenticare che gli aumenti stimati si riferiscono ad un solo mese, da agosto a settembre, e che si tratta di spese obbligate per le famiglie” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Non solo libri: quanto spenderamo per diari, astucci, penne e altro
I rincari maggiori si registrano per i libri scolastici, che salgono dell’1,9%, come lo scorso anno, seguiti al secondo posto dall’istruzione primaria, che peggiora rispetto al 2017, passando dal +1,5% al +1,8% di quest’anno. Al terzo posto la scuola dell’infanzia, che pur segnando un rallentamento della crescita rispetto all’anno precedente, registra un significativo +1,7%.
Ma nel mondo della scuola non ci sono solo i libri. Rincarano anche le mense scolastiche che segnano un +0,2%, come nel 2017. Stabili invece gli articoli di cartoleria e materiale da disegno, voce, però, che non si riferisce solo al materiale scolastico, ma a tutti gli articoli di cartoleria. Variazione nulla anche per l’istruzione secondaria. In base alle prime stime del Codacons per il corredo scolastico (penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc.) i prezzi al dettaglio, rispetto al 2017, registrano quest’anno un incremento medio del +2%, rincaro che raggiunge il +4% per il materiale “griffato”, ossia le marche più richieste dai giovanissimi perché legate a squadre sportive, cartoni animati, bambole o personaggi e serie famosi. Il prezzo di uno zaino di marca raggiunge i 120 euro, mentre per un astuccio griffato attrezzato (con penna, matita, gomma da cancellare e pennarelli) la spesa arriva quest’anno a 40 euro analizza il Codacons.
Altra voce che incide sulla spesa per il corredo è quella relativa al diario, che sfiora i 20 euro per le marche più note. L’esborso per il materiale scolastico completo – dice il Codacons – raggiungerà durante l’anno scolastico 2018/2019 quota 520 euro a studente su base annua, cui va aggiunto il costo per libri di testo, altra voce che inciderà pesantemente sui portafogli delle famiglie italiane, variabile a seconda del grado di istruzione e della scuolaTra corredo e libri di testo – denuncia il Codacons – la spesa complessiva può facilmente superare i 1.100 euro a studente, una vera e propria stangata per le tasche degli italiani.
Come risparmiare sull’acquisto dei libri
Ma ci sono dei piccoli accorgimenti da adottare per risparmiare sull’acquisto dei libri per la scuola e sul corredo, come individuano le stesse associazioni dei consumatori.
• Nuove edizioni. I genitori verifichino, prima dell’acquisto, se l’edizione “nuova” è realmente tale.
• Usato. Acquistate libri usati. Preferibile farlo direttamente da altri studenti: si risparmia fino al 50% del prezzo di copertina. Altrimenti li trovate nelle bancarelle, in alcune librerie e ora anche presso alcune catene della grande distribuzione (di solito si riceve un buono spesa pari al 30% del prezzo di copertina).
• E-commerce. Acquistare i libri on line può convenire rispetto alla libreria tradizionale, anche fino al 15% sul prezzo di copertina.
• E-book. Si ai libri in formato digitale, scaricati su tablet o computer. Leggere libri direttamente sul tablet alleggerisce sia la spesa che lo zaino dei ragazzi. Attenti, però, se decidete di stamparli in proprio: i costi potrebbero essere superiori al vecchio e tradizionale acquisto. Non tutte le scuole e gli insegnanti, poi, consentono di portare il tablet in classe. Quindi, verificate prima di procedere.
• Scambi tra studenti. Si agli scambi di libri. Le scuole dovrebbero favorire lo scambio diretto tra studenti consentendo nelle bacheche l’affissione di annunci e organizzando specifiche iniziative.
• Sharing economy. Oltre a scambiarsi libri, si può condividere lo stesso testo con altri. Oltre a risparmiare, si educano i giovani all’economia della condivisione. Si può, ad esempio, acquistare un solo libro e poi dividerlo con il compagno di banco o con il compagno di classe con il quale si fanno solitamente i compiti.
• Biblioteche. Chiedete che nella biblioteca della scuola o del comune ci siano in abbondanza i libri di testo, in modo da poter ricorrere a prestiti a domicilio. Ideale è il comodato d’uso: gli studenti tengono il libro per tutto l’anno e si impegnano a restituirlo in buone condizioni.
• Acquisti all’ingrosso. Alcune scuole acquistano i libri di testo per conto di tutti gli studenti, in modo da risparmiare sull’acquisto grazie al grande quantitativo e all’ordinativo all’ingrosso.
• Libri a cura dei professori. In alcune scuole i professori fanno dispense gratuite per gli studenti. Iniziativa lodevole che si spera si diffonda.
• Non inseguite la moda del momento. Insegnate ai ragazzi a non inseguire necessariamente la moda del momento e a non farsi condizionare dalla pubblicità. Non seguendo le mode, per il corredo potreste spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comperare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati, rinunciare allo zaino dei beniamini o all’astuccio visto in tv. Provate a renderli liberi dal mercato pubblicitario o cercate, almeno, un compromesso.
• Grande distribuzione. Andateci con la lista di quello che serve! Negli ipermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto al corredo acquistato in cartolibreria se la catena decide di usare i prodotti scolastici come prodotti civetta, ossia vendendoli a prezzi stracciati o sottocosto, per attirarvi da loro, contando sul fatto che poi acquisterete anche tutto il resto, non scontato. Approfittatene, quindi, ma acquistate solo i prodotti realmente in offerta! Poi cambiate negozio. Il rischio dei grandi punti vendita, poi, è di acquistare anche quello che non vi serve, vanificando il risparmio. Andate, quindi, con la lista dettagliata della spesa fatta razionalmente a casa e obbligatevi a rispettarla. Se, infatti, comperate decidendo quello che vi serve mentre osservate i prodotti esposti sugli scaffali e girate tra le corsie, sarete in balia del centro commerciale. Negli ipermercati, comunque, è difficile avere consigli sulla bontà della merce: per i prodotti più tecnici, quindi, può essere un problema.
• Aspettate. Non fatevi prendere dall’ansia del tutto e subito. Non è obbligatorio acquistare subito tutto quello che servirà durante l’intero anno scolastico. Le scorte di quaderni e penne si possono fare se sono in offerta, altrimenti meglio rinviare l’acquisto. Aspettando, si può anche risparmiare.
• Attendete i professori. Per le cose più tecniche (compasso, dizionari…), è bene aspettare i suggerimenti dei professori. Eviterete, in tal modo, acquisti inutili o, peggio ancora, sbagliati.
• Kit a prezzo fisso. Possono convenire. Confrontate comunque i prezzi dei singoli articoli e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino ed il trolley (per la schiena è preferibile il trolley, salvo ci siano troppe scale da fare all’interno della scuola ed il trolley non abbia spallacci a scomparsa). Meglio se queste offerte promozionali sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante.
• Rinviate gli acquisti. Abbiamo la pessima abitudine di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’anno. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si risparmia.