Debito pubblico giù a novembre, scivola sotto soglia 2.700 mld. Attesa risalita a inizio 2022
Come ogni finale d’anno inizia la fase di diminuzione del debito pubblico italiano, che si riporta sotto la soglia dei 2.700 miliardi di euro. Nel dettaglio, nel mese di novembre il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 16 miliardi di euro rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.694,2 miliardi (nel mese di ottobre era pari a 2.710,3 miliardi, mentre a settembre era pari a 2.706,4 miliardi). E’ quanto emerge dai dati diffusi dalla Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.
“La riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (25,2 miliardi, a 67,1) ha più che compensato il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (8,3 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,8 miliardi)”, spiega Bankitalia.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, la riduzione del debito è riconducibile pressoché interamente alle Amministrazioni centrali; il debito delle Amministrazioni locali e degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. Alla fine di novembre la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 24,9 per cento (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è lievemente aumentata, a 7,7 anni.
Mazziero Research: fine 2021 in discesa per il debito
“Siamo entrati nella fase di diminuzione del debito che puntualmente ritorna ad ogni fine anno, stimiamo il debito a novembre al di sotto dei 2.700 miliardi (2.696 miliardi) con una possibile chiusura del 2021 tra 2.668 e 2.680 miliardi. Il debito torna a crescere da inizio 2022 sino a giugno portandosi tra 2.747 e 2.789 miliardi”. Questa la previsione di Mazziero Research sui dati sul debito pubblico italiano spiegando che “i finanziamenti dell’Unione Europea relativi al PNRR introducono alcune incertezze legate all’utilizzo delle disponibilità liquide del Tesoro che potrebbero influenzare la precisione delle nostre previsioni”.
Entrate tributarie in aumento del 3,2% a novembre
A novembre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,9 miliardi di euro, in aumento del 3,2 per cento (1,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2020. Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, nei primi undici mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 403,2 miliardi, in aumento del 10,9 per cento (39,5 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Oltre al più favorevole quadro macroeconomico, tale incremento riflette l’effetto di alcuni fattori straordinari, tra i quali lo slittamento al 2021 di alcune imposte di competenza del 2020.