Settimana di ferragosto da dimenticare per Piazza Affari, giù banche e Stm
L’ultima seduta della settimana di ferragosto ha confermato la tendenza spiccatamente negativa per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha terminato l’ottava sui nuovi minimi dal aprile 2017 a quota 20.415 punti (-0,53%). Continua a pesare la diffidenza del mercato in vista dell’avvio delle discussioni per l’approvazione della legge di bilancio 2019 e lo spread che nel corso della giornata è tornato ad allargarsi a ridosso di quota 290 pb. Le ultime indiscrezioni vedono il governo al lavoro per una mini flat tax (aliquota unica al 15% per partite Iva e imprese fino a 100.000 euro di ricavi l’anno e di solo il 5% per le start up). La copertura prevista è di 3,5 miliardi a partire dal 2019.
In generale negli ultimi giorni sono aumentati i timori che la manovra 2019 vada a sforare i vincoli UE considerando anche il crollo del ponte di Genova che con ogni probabilità indurrà a inserire maggiori spese per infrastrutture.
A zavorrare il listino è ancora una volta il settore bancario: quasi -3% per Banco BPM, -3,5% Ubi Banca. Ha limitato invece le perdite Unicredit (-0,5%). Male anche i titolo oil con Saipem scesa del 3,33% complice il petrolio che ha inanellato la settima settimana consecutiva di cali.
Tra i peggiori di giornata anche Stm, giù del 2,28% sotto quota 17 euro, complice la debole intonazione del settore hi-tech dopo la delusione arrivata ieri sera da Applied Materials che ha rilasciato previsioni più deboli del previsto.
Recupero per il titolo Atlantia risalito del 5,68% dopo il crollo delle ultime due sedute che ha visto andare in fumo circa 6 miliardi di valore di mercato. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha abbassato un po’ i toni con una posizione più attendista sulla revoca della concessione (“Non è il momento di parlare di ritiro concessioni, faremo il punto settimana prossima, prima vediamo cosa succede”) facendo intendere che la posizione del governo sta mutando aprendo a un dialogo con Autostrade per vedere quanto la società sia disposta a investire per l’emergenza Ponte di Genova e in generale per la messa in sicurezza della rete autostradale. Rimane invece su posizioni dure l’altro vice premier Luigi Di Maio (“Volontà politica certa, vogliamo togliere le concessioni ad Autostrade”). Intanto S&P ha messo sotto osservazione il rating di Atlantia per un possibile downgrade considerando i potenziali risarcimenti legati al crollo del ponte di Genova e l’eventualità di dover rimborsare i bond Autostrade per l’Italia, su cui è stata emessa un’opzione put.