Ryanair: sciopero dei piloti nel pieno dell’estate, cancellati quasi 400 voli
Nel pieno della stagione estiva scatta lo sciopero dei piloti Ryanair, provocando la cancellazione di centinaia di voli in Europa, con disagi su migliaia di passeggeri pronti a partire per le vacanze. Si tratterebbe del più grande sciopero nella storia della compagnia low cost.
I piloti di Belgio, Svezia, Irlanda, Germania e Olanda hanno deciso di incrociare le braccia oggi, facendo così rimanere a terra quasi 400 aerei, vale a dire circa il 15% dei voli previsti oggi in Europa dal vettore, e coinvolgendo 55mila passeggeri di cui 42mila solo in Germania (mentre tutti i voli da e per l’Olanda verranno effettuati regolarmente). “Ci vogliamo ancora scusare con i clienti coinvolti da questa interruzione di voli non necessaria e chiediamo ai sindacati di continuare i negoziati anziché indire scioperi ingiustificati”, si legge nel post di Ryanair su Twitter.
Ma questa è solo l’ultima bufera che ha travolto il gruppo irlandese. Già a fine luglio si era assistito a una dura protesta del personale di cabina di Ryanair per chiedere un cambiamento da parte della compagnia in merito alle dure condizioni lavorative e al trattamento salariale. In quell’occasione l’amministratore delegato della compagnia, Michael O’Leary, si era irritato non poco tanto aveva minacciato la delocalizzazione dei dipendenti in Polonia se gli scioperi fossero continuati.
Perché i piloti scioperano?
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati del personale di cabina per chiedere migliori condizioni contrattuali e retribuzioni più alte. Sembrerebbe infatti che la compagnia low cost utilizzi un modello di esternazionalizzazione: solo il 30% del personale di bordo (quindi piloti, hostess e stewart) sarebbe assunto direttamente da Ryanair, mentre la grandissima parte (il restante 70%) arriverebbe da società di sommistrazione di servizi esterne.
Che fare se il volo è stato cancellato?
Il Codacons ha ricordato che in questa situazione di disagio, i passeggeri hanno diritto per legge non solo al rimborso del biglietto, ma anche alla compensazione pecuniaria in caso di volo cancellato o di ritardo nell’arrivo a destinazione, fino ad un massimo di 600 euro a utente.