Piazza Affari giù insieme ad Europa. Tonfo di Banco Bpm, mentre corre Tod’s
Dopo un avvio in leggero rialzo, Piazza Affari arretra insieme agli altri listini d’Europa, scivolando sotto la parità. L’indice Ftse Mib gira in calo segnando un calo dello 0,15% in area 21.550 punti. Sui mercati finanziari pesano le incertezze legate alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo gli ultimi botta e risposta. La prima economia mondiale ha minacciato di alzare al 25% (dal 10% precedentemente deciso) le tariffe su 200 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina, mentre il colosso asiatico ha preparato una lista di 5.200 prodotti americani sui quali verranno applicati dazi dal 5 al 25 per cento per un valore di 60 miliardi di dollari.
Intanto dal fronte macro, gli ordini del settore industriale tedesco hanno mostrato a giugno una battuta d’arresto ben più vistosa del previsto e la flessione più marcata da quasi un anno e mezzo. I dati hanno mostrato un rallentamento mensile di 4%, contro il consenus per una flessione di 0,4% e dopo l’incremento di 2,6% visto a maggio. In rialzo più del previsto invece l’indice Sentix della zona euro che ad agosto si è attestato a 14,7 punti. Intanto oggi si attende l’annuncio da parte di Washington relativo alle sanzioni contro l’Iran, in seguito alla decisione del presidente Donald Trump, lo scorso maggio, di ritirarsi dall’accordo internazionale sul nucleare.
In Italia l’attenzione degli operatori rimane rivolta sull’andamento dei titoli di Stato dopo la risalita dello spread in vista della programmazione economico-finanziaria da presentare a settembre. Il premier, Giuseppe Conte, ha riunito venerdì i ministri per avviare il cantiere della legge di Bilancio. Il responsabile dell’Economia Giovanni Tria, si è detto soddisfatto dell’esito del lavoro, spiegando che gli obiettivi di bilancio sono compatibili con l’avvio di flat tax e reddito di cittadinanza, cavalli di battaglia di Lega e M5s. Ma il ministro dell’Interno Matteo Salvini non esclude un aumento del deficit per finanziare le riforme auspicate: “Faremo di tutto per non aumentarlo. Ma se si tratta di aiutare imprese e famiglie i vincoli europei si possono superare. La regola del 3% non è la Bibbia”, ha detto. Intanto il Parlamento si avvia alla chiusura estiva e accelera sui provvedimenti ancora all’esame. In particolare al Senato è previsto il via libera definitivo al Decreto Dignità.
Tornando a Piazza Affari, a pesare sul listino milanese è il comparto bancario, con Banco Bpm che sprofonda con un ribasso del 6% a 2,353 euro. Venerdì scorso l’istituto ha diffuso i conti semestrali che hanno visto l’utile netto quadruplicarsi a 352,6 milioni. Numeri che però non hanno convinto gli analisti che oggi hanno tagliato la loro raccomndazione: Credit Suisse ha abbassato il giudizio a neutral da outperform e tagliato il prezzo obiettivo a 2,8 euro da 3,10 euro. Anche Kepler Cheuvreux ha rivisto al ribasso il rating, portandolo a reduce da hold. Male anche Mediobanca (2%). Il fondo attivista Elliott ha smentito le indiscrezioni circa l’acquisto di una quota pari all’1% di Piazzetta Cuccia, finalizzato a una operazione più ampia che porterebbe allo scorporo della quota Generali. Piatta invece Unicredit (+0,13%) in attesa dei conti che verranno diffusi domani.
Tra le altre storie di Piazza Affari, in evidenza Tod’s che fin dai primi scambi ha iniziato a correre segnando un balzo di oltre il 15%. Gli acquisti si sono scatenati dopo una raffica di promozione da parte degli analisti in scia alla semestrale. Raymond Kames ha alzato il giudizio su Tod’s a market pedrform dal precedente underperform, SocGen ha portato la sua raccomandazione a hold dal precedente sell e lo stesso ha fatto Kepler Cheuvreux.