E-bike: mercato in forte crescita e l’Ue vuole l’assicurazione obbligatoria
Agli italiani piace andare in bicicletta sia nelle verdi strade di campagna che nelle affollate strade di città dove l’utilizzo delle due ruote serve a schivare il traffico e fa bene alla salute. Lo dicono gli ultimi dati di Confindustria ANCMA relativi al mese di maggio 2018 che confermano un trend stabile per il mercato delle bici tradizionali, ma in forte crescita per quanto riguarda le e-bike.
E-bike: alcuni dati
Anche chiamate EPAC, PEDELEC, le biciclette a pedalata assistita non superano i 25Km/h di velocità e i 250Watt di potenza nominale massima e rientrano nella Direttiva Europea 2002/24/CE. Le vendite di biciclette tradizionali variano positivamente dell’1% rispetto al 2016, ma per il settore e-bike la variazione è +19% rispetto al 2016. Anche sul fronte produzione i numeri sono positivi tanto che si passa dai 23.600 pezzi prodotti del 2016 ai 35.000 veicoli dello scorso anno con un +48%, dando vita ad una filiera intera di veicoli Made in Italy.
“I dati di mercato 2017 confermano il grande cambiamento in atto degli anni precedenti: le E-Bike stanno cambiando il modo di andare in bici – dichiara Andrea Dell’Orto, presidente di Ancma Confindustria – al punto che in ANCMA abbiamo creato, insieme alle moto a ai quadricicli, un Gruppo Veicoli Elettrici per dare il corretto supporto a questa nuova mobilità. Sono sempre di più gli appassionati delle 2 ruote che scelgono le biciclette a pedalata assistita per muoversi nel traffico urbano e per fare sport soprattutto in montagna. L’agilità e la riduzione della fatica negli spostamenti sono solo due fra gli indicatori positivi di questa crescita sia nella produzione sia nell’export. Con l’avvento delle e-road assisteremo ad una aumento ancora più significativo di vendite grazie alla tradizione degli italiani verso questa bicicletta”.
L’assicurazione obbligatoria
Ma l’uso crescente delle e-bike ha come contraltare l’aumento inevitabili di incidenti stradali. Anche se a soli 25 km/h, lo scontro con un veicolo simile o l’investimento di un pedone possono avere conseguenze non banali. Lo sanno bene in Germania dove gli incidenti con bici a pedalata assistita sono aumentati negli ultimi tempi e a New York addirittura è vietato usarle dallo scorso anno.
Per questo l’Unione europea ha proposto di introdurre in via obbligatoria l’assicurazione anche per le bici a pedalata assistita. La Direttiva proposta dalla Commissione Europea includerebbe la categoria delle “light power assisted bicycles”, i pedelec, tra i veicoli a motore, soggetti dunque all’obbligatorietà di avere un’assicurazione.
Molte però le critiche mosse alla proposta che includerebbe nell’obbligo di assicurazione le e-bike, indipendentemente dal luogo d’utilizzo, se su strade pubbliche, sterrate o private. La direttiva inoltre non considererebbe neanche le caratteristiche tecniche, valendo solo che siano “mezzi di trasporto” a motore.