Moscovici: taglio stime dovuto a diversi fattori, escalation protezionismo è minaccia concreta
Sono diverse le motivazioni dietro al taglio delle stime economiche da parte della Commissione Europea. “La crescita in Europa è destinata a rimanere resiliente, in un quadro caratterizzato dal proseguimento di politiche monetarie accomodanti e una disoccupazione in continuo calo – rimarca Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane. La leggera revisione al ribasso della previsione rispetto alla primavera riflette l’impatto sulla fiducia delle tensioni commerciali e dell’incertezza politica nonché l’aumento dei prezzi dell’energia. Prevediamo che l’espansione continui nel 2018 e nel 2019, sebbene un’ulteriore escalation delle misure protezionistiche costituisca chiaramente un rischio di revisione al ribasso. Ricordiamoci che nelle guerre commerciali non ci sono vincitori, solo vittime”.
Le previsioni economiche intermedie di estate 2018 della Commissioen Ue vedono la crescita rimanere forte nel 2018 e nel 2019, rispettivamente a +2,1% quest’anno e +2% il prossimo anno sia nell’UE che nella zona euro. Tuttavia, dopo cinque trimestri consecutivi di forte espansione, la ripresa economica ha frenato nel primo semestre del 2018 ed in base alle stime attuali la crescita dovrebbe essere inferiore di 0,2 punti percentuali alla previsione di primavera sia nell’UE che nella zona euro.