La sfida italiana di Flixbus: “Diventeremo il riferimento della mobilità”. E lancia un messaggio al governo
“Sono tre anni di successo”. Parola di Andrea Incondi (nella foto), country manager in Italia di Flixbus, l’azienda di viaggi low cost in autobus a tre anni dall’apertura dall’arrivo in Italia: “Abbiamo trasportato oltre 10 milioni di passeggeri e colleghiamo oltre 300 città in Italia”.
OBIETTIVI AMBIZIOSI – “Vogliamo continuare a collegare sempre più città”, prosegue Incondi, “specialmente i centri minori”. E, ancora, “vogliamo che la mobilità sia per tutti”. E, soprattutto, “nei prossimi anni vogliamo diventare il riferimento della mobilità”. Uno dei focus principali riguarda l’elettrico: “Noi abbiamo una forte identità green e un forte orientamento alla sostenibilità. Abbiamo lanciato per la prima volta al mondo un collegamento di oltre 200 km, tra Parigi e Amiens in Francia con un autobus elettrico. Nel tempo vogliamo svilupparlo anche in Italia”.
FLIX “TRAIN”? – L’intenzione è anche quella di collaborare con le ferrovie, anche se in Italia non pare essere così semplice, ma in Germania qualcosa si è già fatto: “Abbiamo due treni che collegano tante città tedesche e questo numero di treni lo aumenteremo nel tempo. Vogliamo offrire un servizio di mobilità complessivo al passeggero”.
UN MESSAGGIO AL GOVERNO – Le difficoltà di Flixbus nel nostro paese sono note, dato che era stato messo “fuori legge” con un decreto dal governo Gentiloni. Tramite diversi ricorsi al Tar e al Tas, la società tedesca ha continuato a mantenere il suo business nel nostro paese. E ora lancia un invito al ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio: “Serve meno burocrazia, sempre nel rispetto delle regole. Scriviamo insieme un manifesto sulla smart economy”.