Ryanair, incubo scioperi sulle vacanze low cost
Dopo i piloti anche gli assistenti di volo avanzano rivendicazioni e minacciano scioperi. Proprio nel periodo più intenso per i flussi turistici in Europa
Potrebbe essere un giovedì da dimenticare, il 12 luglio, per i passaggeri dei voli Ryanair. I piloti della compagnia aerea low cost con base in Irlanda e appartenenti al sindacato Forsa hanno indetto uno sciopero che, se confermato, potrebbe avere conseguenze sull’intero network del vettore irlandese.
In particolare, nel mirino, ci sono le politiche di trasferimento dei piloti “poco trasparenti” e che non tengono conto degli “effetti devastanti sulla vita familiare”.
A loro potrebbero aggiungersi gli assistenti di volo, nelle prossime settimane, proprio nel periodo nel quale i flussi turistici sono maggiori.
Steward e hostess Ryanair hanno elaborato nei giorni scorsi un documento di richieste alla compagnia. Tra le rivendicazioni avanzate al gruppo guidato da Michael O’Leary un miglioramento della retribuzione, l’abolizione del sistema di selezione del personale tramite agenzia, il riconoscimento delle norme nazionali nei contratti di lavoro e sistema pensionistico, stop al noleggio delle uniformi.
Gli assistenti di volo si lamentano anche per l’obbligo di apertura di un conto corrente in Irlanda, per le pressioni sulla vendita di snack e gratta e vinci che trasforma i dipendenti in venditori e per l’obbligo, in caso di malattia, di presentarsi all’aeroporto per spiegare i sintomi.
Al momento quella degli assistenti di volo è solo una minaccia di sciopero che pende, però, su uno dei periodi più affollati per i cieli europei. L’eventuale decisione di scioperare verrà presa a livello delle singole nazioni in cui opera il vettore irlandese, nel rispetto delle regole della International transport workers federation.