Borse europee in positive, seduta da dimenticare per Glencore e BE Semiconductor
L’accordo sulle politiche migratorie raggiunto tra la cancelliera Angela Merkel e Horst Seehofer spinge i listini del Vecchio Continente. A Francoforte il Dax ha terminato in rialzo dello 0,91% a 12.349,14 punti, il Cac40 è salito dello 0,76% a 5.316,77 e il londinese Ftse100 si è fermato a 7.593,29, +0,6% sul dato precedente.
A livello di singoli titoli, balzo di SBM Offshore (+5,75%) in scia di un nuovo contratto con Exxon Mobil mentre, sempre sul listino olandese, un warning sul fatturato del secondo trimestre fiscale ha fatto perdere a BE Semiconductor l’8,85%. Seduta da dimenticare anche per Glencore (-7,78%), dopo che il Dipartimento della Giustizia statunitense ha fatto richiesta di documenti sulle operazioni condotte in Nigeria, Venezuela e Repubblica Democratica del Congo.
Questa mattina il Debt Management Office britannico ha messo sul mercato titoli a 10 anni per 2,5 miliardi di sterline. Il rendimento medio dei Gilt ha segnato un calo dall’1,61% dell’ultima asta all’1,43% mentre il tasso bid-to-cover è passato da 2,2 a 2,3 volte. Indicazioni positive anche dall’aggiornamento relativo il PMI costruzioni della Perfida Albione, salito a giugno da 52,5 a 53,1 punti.
Tra le altre indicazioni arrivate dai dati macro, segnaliamo la conferma del costo del denaro da parte della Reserve Bank of Australia (1,5%) e della Riksbank (-0,5%) e le indicazioni contrastanti dai dati europei relativi prezzi alla produzione (+0,8% mensile) e vendite al dettaglio (0,0%). Per quanto riguarda gli Stati Uniti, meglio del previsto gli ordini alle fabbriche (+0,4% m/m) e l’indice che misura la fiducia dei consumatori IBD/TIPP (+4,6% a 56,4 punti).