S&P promuove Atene, Grecia a soli tre gradini dall’investment grade
Arriva la ciliegina sulla torta dopo il sofferto accordo di giovedì scorso che permetterà alla Grecia di uscire dalla tutela dei suoi creditori. S&P Global Ratings ha aumentato il rating a a lungo termine sul credito sovrano della Grecia a “B+” dal precedente “B”, ossia a tre soli gradini dall’investment grade. L’outlook è stabile. La promozione arriva dopo che settimana scorsa i creditori della Grecia hanno approvato la creazione di riserve di liquidità e ulteriori estensioni della scadenza del debito (di 10 anni).
Da un lato, rimarca S&P, la decisione dell’Eurogruppo di fornire al paese ellenico estensioni di scadenza aggiuntive e un buffer di cassa considerevole ha ulteriormente migliorato il debito sovrano della Grecia. E allo stesso tempo, le banche greche stanno facendo progressi per ridurre il livello di prestiti in sofferenza “che dovrebbe sostenere le condizioni finanziarie e contribuire a stimolare la crescita”. “D’altro canto – ammonisce S&P – il debito pubblico e privato rimane alto e il track record delle autorità sull’attirare gli investimenti esteri diretti è debole”.
Un percorso di risalita lungo 8 anni
L’accordo di giovedì scorso, raggiunto dopo più di sei ore di discussione, permetterà ad Atene di uscire dalla tutela dei suoi creditori (Eurozona e Fondo monetario internazionale) il prossimo 20 agosto e ricominciare a finanziarsi da sola sui mercati. “La crisi greca finisce qui questa sera, siamo finalmente arrivati alla fine di questo lungo e difficile viaggio, un momento storico”, ha dichiarato il Commissario Ue per gli Affari economici, Pierre Moscovici. “Sono felice”, ha detto il ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos.L’intesa prevede anche un alleggerimento del debito greco, concedendo ad Atene di iniziare a rimbosare una parte dei prestiti ricevuti in questi anni a partire dal 2032 e non più dal 2022.
In otto anni, la Grecia ha beneficiato di 273 miliardi di euro di aiuti nell’ambito di tre programmi di salvataggio. Come contropartita, Atene ha attuato una serie di riforme e di misure di austerità per mettere in ordine le sue finanze pubbliche.