Benzina: stangata da 415 euro a famiglia per aumento prezzi. Domani sciopero benzinai
L’impennata dei prezzi di benzina e diesel determinerà una stangata per le tasche dei consumatori italiani, e non solo per la maggiore spesa legata ai rifornimenti. L’aumento dei prezzi dei carburanti infatti fa salire l’inflazione, con rincari a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas.
Confrontando i listini ufficiali del Mise, rispetto allo stesso periodo del 2017 la benzina costa oggi il 10,4% in più, mentre per il diesel i rincari raggiungono il +13,7%. Questo significa che un pieno di benzina costa oggi 7,75 euro in più rispetto allo scorso anno, spesa che sale a +9,15 euro per un pieno di gasolio.
Ma l’impennata dei prezzi dei carburanti determina aumenti dei listini al dettaglio per una moltitudine di prodotti. “L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio ha già portato al raddoppio del tasso di inflazione a maggio, passato dallo 0,5% all’1%, e determinerà un effetto domino con aumenti a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas”, denuncia il Codacons. Il costo dei carburanti, infatti, incide fino allo 0,5% sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della spesa degli italiani, mentre le quotazioni del petrolio hanno effetti diretti sui prezzi dell’energia.
Tra aumento dei costi di rifornimento e incremento dei listini al dettaglio per i prodotti trasportati, ogni famiglia italiana rischia quindi di subire una stangata media da +415 euro su base annua, senza contare i possibili rialzi delle bollette luce e gas, che saranno decisi dall’Autorità di settore.
Domani sciopero dei benzinai contro la fatturazione elettronica
E’ stato confermato lo sciopero dei benzinai, indetto per domani. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore sia sulla rete ordinaria che sulla viabilità autostradale, denunciando l'”estrema criticità” con il quale il settore e i suoi utenti rischiano di dover affrontare i nuovi obblighi relativi alla fatturazione elettronica che, in assenza di provvedimenti normativi, scatteranno dal prossimo 1 luglio.
Le tre federazioni chiedono l’immediata convocazione di un tavolo di confronto governativo, allo scopo di definire i termini del necessario provvedimento normativo. A 10 giorni dall’entrata in vigore dei nuovi obblighi di legge relativi alla fatturazione elettronica per la distribuzione carburanti, infatti, risultano indisponibili gli strumenti tecnologici previsti dalla normativa (app, software per PC) che l’Amministrazione avrebbe dovuto mettere a disposizione, allo scopo di rendere tecnicamente possibile l’emissione della fattura elettronica ai milioni di soggetti aventi potenzialmente diritto, per una categoria costituita da 21.000 microimprese che operano letteralmente sulla strada, per lo più senza attrezzature informatiche, né luoghi idonei dove accoglierle.