Vacanze all’insegna del risparmio? Ecco i sette paradisi dove ancora comanda l’euro
Colombia, Uzbekistan, India, Indonesia, Croazia, Messico e Islanda. Sarebbero queste le mete ideali per le vacanze estive 2018 degli italiani sulla base di cinque parametri: vantaggio del cambio, basso costo della vita, prezzo del biglietto aereo, rischio-Paese e condizioni climatiche.
La griglia è stata elaborata da Filippo Diodovich e Vincenzo Longo, Market Strategist di IG. Che spiegano: “Abbiamo individuato sette possibili destinazioni economiche, sfruttando i vantaggi legati a una serie di fattori, tra i quali il tasso di cambio favorevole e il basso costo della vita. Abbiamo così osservato come alcuni Paesi siano molto convenienti grazie a una valuta molto debole (è il caso di Uzbekistan, Messico e Islanda), altri grazie a biglietti aerei dal costo ridotto (Croazia), mentre altri ancora offrono vantaggi in termini di basso costo della vita, come Colombia, India e Indonesia”.
I due fattori determinanti
Ma quali sono i pesi relativi dei fattori esaminati? “Rispetto agli scorsi anni abbiamo conferito un peso doppio al rischio Paese, dato che il rischio di attentati terroristici potrebbe impattare nelle scelte di viaggio degli italiani”, dicono Longo e Diodovich.
Un altro parametro molto sensibile è il costo della vita. “Abbiamo preso come riferimento gli indici del “cost of living” raccolti dal sito web Numbeo, confrontandoli con i valori del Big Mac Index, indice calcolato da “The Economist”, spiegano Longo e Diodovich. Che aggiungono: “I Paesi con basso costo della vita hanno ricevuto 5 stelle, mentre quelli con un costo della vita molto elevato non hanno ricevuto alcuna stella. Possiamo notare che i Paesi con il costo della vita più basso sono: India, Messico e Indonesia. Al contrario la vita costa molto in Norvegia, Islanda e alle Bahamas”.
Ma quali sono i pesi relativi dei fattori esaminati? “Rispetto agli scorsi anni abbiamo conferito un peso doppio al rischio Paese, dato che il rischio di attentati terroristici potrebbe impattare nelle scelte di viaggio degli italiani”, dicono Longo e Diodovich.
Un altro parametro molto sensibile è il costo della vita. “Abbiamo preso come riferimento gli indici del “cost of living” raccolti dal sito web Numbeo, confrontandoli con i valori del Big Mac Index, indice calcolato da “The Economist”, spiegano Longo e Diodovich. Che aggiungono: “I Paesi con basso costo della vita hanno ricevuto 5 stelle, mentre quelli con un costo della vita molto elevato non hanno ricevuto alcuna stella. Possiamo notare che i Paesi con il costo della vita più basso sono: India, Messico e Indonesia. Al contrario la vita costa molto in Norvegia, Islanda e alle Bahamas”.
La metodologia di calcolo
Alla luce di quanto esposto, sono state assegnate delle stelle a ognuno dei parametri esaminati.
Alla luce di quanto esposto, sono state assegnate delle stelle a ognuno dei parametri esaminati.
Per quanto riguarda il cambio, come spiegano i due strategist, sono stati calcolati l’apprezzamento o deprezzamento dell’euro nei confronti della valuta locale nell’ultimo anno, conferendo: 7 stelle per un apprezzamento del cambio superiore al 10%; 5 stelle per un apprezzamento compreso tra il 6 e il 10%; 4 stelle per un apprezzamento tra il 4% e il 6%; 3 stelle per un apprezzamento tra il 2% e il 3%; 2 stelle per un movimento compreso tra l’1% e il 2%; una stella per un deprezzamento compreso tra lo 0% e il 10%; e 0 stelle per un deprezzamento superiore al 10 per cento.
Gli esclusi
Secondo la ricerca di IG, sebbene altri Paesi oltre ai citati abbiano un effetto cambio particolarmente favorevole, mete come Venezuela e Iran non sono riusciti a rientrare nelle prime posizioni per gli accresciuti rischi sulla sicurezza, mentre le Filippine sono escluse per le condizioni climatiche avverse.
Nonostante il perdurare delle tensioni geopolitiche, i flussi turistici non si fermano: nel 2017 il numero di turisti che sono andati all’estero è cresciuto per l’ottavo anno consecutivo, raggiungendo il valore record di 1,322 miliardi di persone, segnando un incrementoi del 7% sul 2016. E per quest’anno è previsto un ulteriore incremento delle partenze.