Auto: maggio senza verve per il mercato europeo (+0,6%), pesa “effetto diesel e calendario”. Per Fca brilla ancora Jeep
Il mercato dell’auto europeo rallenta la sua corsa nel mese di maggio. Stando ai dati diffusi stamattina da Acea, l’associazione che raggruppa i costruttori di auto europei, lo scorso mese sono state immatricolate 1.442.643 vetture nell’Europa dei 28+Efta, con un incremento dello 0,6%, nonostante la flessione registrata dalla Germania (principale mercato) che ha accusato una contrazione del 5,8% (per effetti di calendario).” Il risultato avrebbe potuto essere migliore se in alcuni Paesi importanti non vi fosse stato un “effetto calendario”, cioè un minor numero di giornate lavorate rispetto a maggio 2017″, spiega il Centro studi Promotor (Csp), commentando i dati Acea che hanno visto il saldo dei primi cinque mesi dell’anno chiudere comunque a quota 7.076.504, con una crescita del 2,2%.
La domanda di autovetture in Europa è sostenuta da un quadro congiunturale che si mantiene positivo, anche se si notano segnali di rallentamento della crescita. Secondo l’analisi del Csp la “demonizzazione del diesel” sta però determinando un rinvio di sostituzioni ormai mature di auto diesel in quanto i loro proprietari prendono tempo per valutare se acquistare ancora un diesel o se orientarsi su altri tipi di alimentazioni. Questo accade soprattutto in Germania, dove nei primi cinque mesi dell’anno il calo delle immatricolazioni di vetture diesel è stato infatti del 21%, del 4,2% in Italia.
Più in generale, Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, si sofferma sulla tenuta del mercato che, a suo avviso, continua a godere buona salute anche e soprattutto perchè la crescita interessa praticamente tutta l’area UE, con pochissime eccezioni. Tra i cinque grandi mercati, oltre alla flessione tedesca, a maggio ha perso terreno il mercato italiano che ha accusato una contrazione (-2,8%) a causa delle incertezze determinate dall’interminabile vicenda della formazione del nuovo Governo e per il manifestarsi di segni di rallentamento nella ripresa dell’economia. E pure in Italia il diesel perde terreno.
Fca inverte il trend ribassista
Per Fiat Chrysler Automobiles (Fca) il mese di maggio si chiude in Europa con un segno positivo. Sono state immatricolate 110.100 vetture, in lieve aumento dello 0,2% rispetto a un anno fa. Nel mese, registrazioni in aumento per Alfa Romeo (+12,2%) e soprattutto per Jeep, le cui vendite sono più che raddoppiate: +101,3%, nessun altro marchio registra una crescita così elevata. Sale anche la quota di mercato che si attesta all’1,3%, in crescita di ben 0,7 punti percentuali. Risultati decisamente positivi per il marchio da tutti i mercati, sottolinea Fca in una nota, +129,6% in Italia, +28,9% in Germania, +72,7% in Francia, +115,2% nel Regno Unito e +77,5% in Spagna.