Piazza Affari depressa da Fed più hawkish delle attese, corre ancora Poste
Primi scorci di giornata in affanno per Piazza Affari che si uniforma al cattivo umore delle Borse all’indomani della Fed. La banca centrale statunitense ha alzato come da attese i tassi di un quarto di punto percentuale, risultando però più aggressiva del previsto nel suo outlook sui tassi. I dot plots indicano infatti la possibilità di altre due ulteriori strette monetarie entro la fine dell’anno e tre nel 2019. Riviste al rialzo le previsioni su crescita e inflazione.
Dopo i primi minuti di contrattazioni l’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,37% a quota 22.133 punti. Segno meno in avvio per il settore bancario. Tra le big spiccano i cali di Intesa Sanpaolo (-0,8%) e Unicredit (-0,54%). Lieve segno più invece per Bper (+0,32%).
Poste Italiane si muove bene dopo i primi scambi (+0,99%) dando seguito all’ascesa di ieri in scia all’accordo con Amazon per la consegna di prodotti e-commerce sul territorio nazionale.
Oggi riflettori sulla Bce. Non è attesa nessuna novità sul pronte tassi con repo rate fermo a zero. Nell’ultima settimana sono però aumentate le attese per un possibile annuncio circa la fine del quantitative easing, che ad oggi prevede acquisti per 30 mld di euro al mese fino a settembre.