Nava, Consob: politica rispetti Consob e mercato. Risparmi diversi da investimenti
La politica rispetti la Consob e il mercato. Un suggerimento che viene motivato dal numero uno della Consob, neo presidente Mario Nava, in occasione del Consob Day, in questo modo: il “rispetto dell’indipendenza della Consob e il rispetto dei delicati meccanismi di mercato da parte di tutti gli operatori di mercato e di tutti i decisori politici è essenziale per la stabilità e la prosperità economica del paese”.
“Tutte le democrazie liberali si fondano su due pilastri – ha spiegato Nava – Le istituzioni che dipendono dal voto dei cittadini e le istituzioni indipendenti, le Authorities, come la Consob, i cui vertici sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica. Assieme, questi due tipi di istituzioni costituiscono il meccanismo di pesi e contrappesi essenziale al buon funzionamento delle nostre democrazie di mercato. Il fatto che la Consob possa efficacemente svolgere il proprio lavoro va beneficio di tutti i cittadini, non solo perché offre loro mercati finanziari degni di fiducia e che tutelano risparmiatori e investitori ma anche perché permette ai Governi e ai Parlamenti eletti dai cittadini di sviluppare la propria politica economica e sociale, qualunque essa sia, poggiandosi su mercati finanziari più forti”.
Insomma: “Ricordiamoci sempre che il mercato non è un’entità astratta ma il mercato siamo noi”.
Nava ha sottolineato che la vigilanza proattiva della Consob interessa anche le dichiarazioni che arriveranno dal mondo della politica:
“Abbiamo fatto un richiamo di attenzione in quella direzione proprio un paio di settimane fa”, anche perchè “i mercati sono essenziali per la nostra prosperità, ma sono anche una cosa delicata che bisogna evitare di perturbare”.
“Abbiamo davanti una doppia sfida: rilanciare il mercato e rilanciare la Consob”, nell’ambito di una vigilanza proattiva – ha continuato Nava – “che credo costituisca la maggiore novità di questo Collegio: una vigilanza che vuole anticipare e orientare, una vigilanza sostanziale che aiuta il lato dell’offerta e tutela la domanda e non una vigilanza solo formale o solo sanzionatoria”.
Le linee guida saranno almeno sei: il sostegno all’accesso al mercato, la qualità delle imprese sul mercato, la tutela del risparmio e degli investitori, l’educazione finanziaria, il potenziamento dell’Arbitro per le controversie finanziarie, il rilancio della Consob nei forum internazionali.
Nava ha tenuto a precisare che le azioni della nuova Consob “saranno tese sempre più a orientare ex-ante i comportamenti degli operatori verso prassi virtuose” e che fondamentale sarà lo scambio “strutturato e sistematico” con gli operatori di mercato: per questo, ha preannunciato Nava stando a quanto riporta Askanews, la Consob lancerà domani una call for interest per l’istituzione di un Comitato di consultazione.
In occasione dell’incontro annuale con il mercato finanziario, Nava ha voluto anche fare una distinzione importante tra risparmio e investimenti.
“La tutela pubblica del risparmio, ha affermato, “non può significare l’azzeramento del rischio di investimento“.
La regola numero 1 della finanza “è ‘no risk no return’: se non c’è rischio non ci può essere rendimento. Il risparmio è diverso dall’investimento”.
Di fatto, la ripresa di Piazza Affari “si fonda non solo sul lato dell’offerta, con il sostegno alle imprese, ma anche sul lato della domanda, con il sostegno a risparmio e investitori che, partecipando ai mercati, garantiscono l’afflusso di risorse alle imprese, ma non c’è partecipazione senza fiducia e la fiducia si alimenta con un sistema integrato di tutele”.
Di conseguenza, le persone “devono essere messe in grado di orientarsi tra strumenti e servizi sempre più diversificati e, in un futuro non troppo lontano, tra prodotti sempre più innovativi e canali distributivi anche digitali”.
A proposito di Piazza Affari, la presenza delle grandi società quotate a Milano è troppo “esigua”, così come è poca anche l’incidenza delle pmi.
Si tratta di fattori che vanno monitorati, visto che “un mercato con poche ‘big companies’ risulta meno attraente sia per le società di grandi dimensioni sia per i grandi investitori istituzionali. Una piazza finanziaria in cui molte e grandi imprese sono quotate è invece desiderabile perchè favorisce lo sviluppo di un ‘ecosistema’ di servizi finanziari avanzati, a beneficio anche delle piccole imprese”.
Il paragone con altre piazze europee è impietoso:
“Le società del mercato azionario (italiano) che vantano una capitalizzazione superiore, per esempio, alla soglia dei 50 miliardi di euro sono, infatti, solo due. Tante quante in Spagna, la metà che in Olanda e una frazione di Francia e Regno Unito”.
Tornando ai rapporti con il governo, e riferendosi al fatto che in occasione del Consob Day nessun ministro dell’esecutivo M5S-Lega si sia presentato, Nava ha ricordato che “il governo si è formato soltanto una settimana fa. Per ora ci sono solo i ministri e non hanno ancora fatto tutte le nomine e non è escluso che qualcuno anche qui in sala avrà qualche incarico”.
“In ogni caso è complicato pretendere che ci sia sempre una presenza governativa. Sicuramente avremo una interazione ottima con il governo”.Noi “avevamo fatto gli inviti ‘erga omnes’ prima e poi il governo è cambiato. Ma non mi sento assolutamente di criticare se non sono potuti intervenire”.
Nava ha confermato inoltre che “anche se dopo la Brexit la proprietà di Borsa Italiana sarà extraeuropea, la Borsa resta una società italiana e dovrà rispettare tutte le norme europee”. Il neo presidente della Consob ha sottolineato anche che “è corretto avere una sede a Milano e una sede a Roma”.
“E’ come dire se si vuole più bene alla mamma o al papà, abbiamo due sedi e io voglio bene a entrambe allo stesso modo, ha senso che ci sia una sede a Roma e a Milano“.