Airbnb: il Consiglio di Stato respinge il ricorso, evase imposte per 130 milioni
Duro colpo per Airbnb sulla questione della tassazione. Oggi il Consiglio di Stato ha respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso presentato dalla piattaforma per l’affitto delle case, che aveva chiesto lo stop ai provvedimenti in materia di tassazione per le locazioni brevi. Da quanto è emerso nel ricorso, i proprietari delle case messe in affitto tramite Airbnb (i cosiddetti host) hanno ricavato nel 2017 circa 621 milioni di euro, sui quali il portale avrebbe dobuto effettuare e versare ritenute per 130,4 milioni di euro. Ora l’Agenzia delle Entrate potrebbe intervenire per chiedere il recupero di quanto dovuto.
La notizia arriva a pochi giorni di distanza da un’altra batosta che Airbnb ha ricevuto in Giappone. Nei giorni scorsi nella terra del Sol Levante è infatti entrata in vigore una nuova legge in materia di scambio e di condivisione case. Si tratterebbe di una nuova normativa che prevede vincoli più stringenti per gli host come il tetto massimo di affitto fissato a 180 giorni l’anno e il rispetto dei requisiti strutturali antincendio e antismici, già in vigore per gli hotel e nelle dimore tradizionali. I proprietari di case dovranno inoltre registrarsi presso le autorità di competenza. Questa nuova regolamentazione avrebbe provocato la rimozione dell’80% degli annunci sul portale.