Putin: Soros vuole far tremare l’euro, chiedete al dipartimento di Stato Usa
Il presidente russo Vladimir Putin torna in Europa, facendo tappa a Vienna, in Austria, dove incontra il suo omologo Alexander Van der Bellen e il cancelliere Sebastian Kurz. Ed è qui, in Austria, che rilascia una intervista esplosiva in cui punta il dito sul disegno che il finanziere miliardario George Soros avrebbe sull’euro. Con tanto di via libera del dipartimento di Stato Usa.
“Circolano rumor secondo cui Soros avrebbe intenzione di rendere l’euro altamente volatile. Gli esperti ne stanno già discutendo. Chiedete al dipartimento di Stato (Usa) perchè lo sta facendo. Il dipartimento di Stato vi dirà che Soros non ha niente a che fare con loro, e che si tratta piuttosto di affari privati”.
Putin sottolinea che “negli Stati Uniti ci sono personalità del genere, come Soros, che interferiscono in tutti gli affari del mondo. Sento dire spesso dai miei amici americani che l’America è una nazione che non ha nulla a che vedere con le sue attività (di Soros)”.
Tutto questo avviene mentre, in attesa della prossima riunione della Bce prevista a Riga, in Lettonia, il prossimo giovedì 14 giugno Mario Draghi, quasi in risposta al caos politico che ha devastato i mercati finanziari italiani e non solo, sulla scia dei timori rinnovati di un’uscita dell’Italia dall’euro, blinda la moneta unica.
“Il ruolo dell’euro come seconda valuta internazionale si è stabilizzato nel 2017 e nel complesso resta senza concorrenti come seconda valuta più importante nel sistema monetario internazionale“, scrive il numero uno della Banca centrale europea nella prefazione del rapporto sulla divisa unica.
La prossima riunione della Bce sarà particolarmente cruciale, in quanto è molto probabile che sarà in quell’occasione che Draghi & Co. annunceranno la road map per la fine del Quantitative easing, il programma di acquisti di asset che, nel caso specifico dell’Italia, è stato ribattezzato scudo BTP.
Con i suoi acquisti di bond italiani, di fatto, in questi anni la Bce ha difeso l’Italia dal rischio, sempre dietro l’angolo, di nuovi attacchi speculativi.
Neanche la roccaforte QE è riuscita a evitare il forte sell off che ha colpito il debito sovrano italiano nelle ultime settimane, e che ha portato lo spread a impennarsi fino a 340 punti base, a fronte di tassi decennali schizzati al 3,4%.
La reazione di ieri dello spread e dei mercati italiani al discorso proferito dal premier Giuseppe Conte al Senato, in vista del voto di fiducia, mostra come la situazione sia ancora precaria, e pronta a surriscaldarsi in qualsiasi momento.
Nella grave crisi istituzionale che ha accompagnato la formazione del governo M5S-Lega, a essere pesantemente smobilizzato nel corso di alcune sessioni è stato anche l’euro.
Ora Putin parla di un piano del finanziere Soros volto a – viene riportato – “rock the euro”, ovvero a far tremare l’euro.
Soros aveva parlato in occasione del Festival dell’economia di Trento degli sviluppi politici in Italia, insinuando il dubbio che Matteo Salvini potesse essere nel libro paga di Putin e dicendosi “molto preoccupato” dei rapporti tra il nuovo esecutivo italiano e la Russia. Ancora prima, il finanziere aveva ribadito come l’Ue fosse alle prese con una crisi esistenziale.